Thomas Bricca «ucciso per uno scambio di persona», arrestati Roberto e Mattia Toson: a sparare è stato il figlio

Non sono ancora rese note le generalità delle persone portate in carcere con l'accusa di concorso in omicidio, ma gli unici indagati in tal senso erano Roberto e Mattia Toson, padre e figlio

Thomas Bricca, ucciso ad Alatri: svolta nelle indagini, due persone arrestate. Nuovi elementi dall'analisi del suo cellulare
Thomas Bricca, ucciso ad Alatri: svolta nelle indagini, due persone arrestate. Nuovi elementi dall'analisi del suo cellulare
Giovanni Del Giacciodi Giovanni Del Giaccio
Martedì 18 Luglio 2023, 07:21 - Ultimo agg. 19 Luglio, 14:31
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Due persone sono state arrestate dai carabinieri perché ritenute responsabili dell'omicidio di Thomas Bricca, il giovane ucciso ad Alatri la sera del 30 gennaio scorso. Si tratta Roberto Toson di 47 anni ed il figlio Mattia Toson di 22. La Procura della Repubblica di Frosinone ha rilevato quelle che ritiene gravi incongruenze tra i racconti che hanno fornito agli inquirenti durante questi mesi di indagini e quanto trovato invece sullo smartphone della vittima. 

«Scambio di persona». A sparare è stato Mattia

C'è uno scambio di persona alla base dell'assassinio di Thomas Bricca, il 19enne ucciso da uno dei colpi di pistola esplosi contro il gruppo nel quale si trovava la sera del 30 gennaio scorso nella zona Girone di Alatri. Non volevano uccidere lui ma il suo amico di origini marocchine Omar Haudy che quella sera indossava un giubbino uguale a quello di Thomas. Lo ha detto questa mattina il procuratore della Repubblica di Frosinone Antonio Guerriero, annunciando l'arresto di Roberto Toson di 47 anni e del figlio Mattia Toson di 22: secondo le indagini a sparare sarebbe stato il figlio mentre il padre guidava lo scooter T-Max.

Il papà di Thomas: «Sono felicissimo»

«Sono felicissimo, ma mancano ancora importanti tasselli. Ora comincia la grande battaglia dei processi». Con queste Paolo Bricca, il papà di Thomas - il 19enne ucciso con un colpo di pistola ad Alatri lo scorso gennaio - commenta con l'ANSA l'arresto di Roberto Toson e del figlio Mattia in relazione con l'omicidio del ragazzo. «Non abbiamo ancora vinto niente - sottolinea il papà di Thomas -, speriamo che ora riescano a farli parlare».

Secondo Paolo Bricca «restano ancora tanti tasselli» da chiarire nella vicenda dell'omicidio del figlio, raggiunto da un colpo di pistola esploso da due persone a bordo di uno scooter la sera del 30 gennaio nella zona del Girone ad Alatri. «Mancano lo scooter e la pistola e chi li ha forniti ai criminali - aggiunge -. Io avevo perso le speranze, soprattutto davanti alla strafottenza di quelle persone che addirittura salivano in paese a provocare».

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L'omicidio di Thomas Bricca

Thomas è stato ucciso da un colpo di pistola mentre si trovava al "Girone", di Alatri, e indossava un giubbotto di colore bianco. Una delle prime ipotesi è che si fosse trattato di uno scambio di persona. Nei giorni precedenti in città c'erano state due risse tra bande rivali e per dimostrare la loro supremazia i componenti di una di queste avevano deciso di aprire il fuoco.

 

Le indagini

Le indagini si erano subito concentrate sulle risse e sui partecipanti, in particolare sul fatto che nella seconda di queste fosse stato umiliato un fratellastro di Roberto Toson. Gli investigatori, diretti dal procuratore Antonio Guerriero, hanno lavorato mesi per ricostruire tutti i particolari e oggi si è arrivati agli arresti. 

 

I dati sul cellulare di Bricca

Nei giorni scorsi i carabinieri del Racis ne avevano effettuato la 'copia forense" dei dati dopo avere chiesto l'intervento del produttore al fine di forzare la password posta dal ragazzo a sicurezza del telefonino. Thomas venne ucciso da uno dei colpi di pistola esplosi da due persone in sella ad uno scooter che poi si erano dileguate facendo perdere le loro tracce. Fin dall'inizio i carabinieri avevano concentrato l'attenzione su Roberto Toson di 47 anni ed il figlio Mattia Toson di 22. La sera precedente al delitto, nel centro storico di Alatri c'era stata una lite al culmine della quale Francesco Dell'Uomo (zio acquisito di Mattia) era stato picchiato e appeso nel vuoto ad una balaustra. A farlo era stato un gruppo rivale del quale faceva parte un ragazzo di origini marocchine, Omar Haudy, entrato in contrasto con i Toson. La sera del delitto, Thomas era nel gruppo di amici nel quale c'era anche Omar ed entrambi indossavano un giubbino di colore chiaro. Da subito le indagini avevano ipotizzato che si fosse trattato di una spedizione punitiva dei Toson per l'aggressione a Dell'Uomo.

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