Schianto in diretta social ad Alatri, per Ivan il Marocco tasso alcolemico tre volte superiore ai limiti: patente ritirata

L'uomo è ancora ricoverato all'ospedale "Spaziani" di Frosinone

Abdelhafid El Idrissi, noto sui social come Ivan il Marocco, positivo all'alcotest
Abdelhafid El Idrissi, noto sui social come Ivan il Marocco, positivo all'alcotest
di Emiliano Papillo
Mercoledì 13 Settembre 2023, 13:06 - Ultimo agg. 13:38
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Il tasso alcolemico tre volte superiore alla norma e una buona dose di cannabinoidi assunti prima di mettersi alla guida. È quanto rilevato nei confronti di Abdelhafid El Idrissi, noto sui social come Ivan il Marocco, dagli esami eseguiti dopo l'incidente che domenica poteva causare una strage a Tecchiena. In attesa del provvedimento di revoca della Prefettura di Frosinone, i carabinieri gli hanno ritirato la patente.

Alatri, Ivan il Marocco ancora ricoverato

L'uomo è ancora ricoverato all'ospedale "Spaziani" di Frosinone, in chirurgia, e per il momento non è stato ancora ascoltato dai carabinieri che stanno seguendo l'indagine dopo aver provveduto ai rilievi dell'incidente.

I militari hanno sequestrato la sua Audi e il telefono cellulare con il quale trasmetteva in diretta il suo viaggio a folle velocità sulla provinciale Santa Cecilia. Un sorpasso, poi un altro, quindi la curva presa "larga" e l'impatto inevitabile con la Nissan sulla quale viaggiavano madre e due figli, anche loro ancora tutti ricoverati tra lo "Spaziani" (il ragazzo), Alatri (la donna, con diverse fratture) e il "Bambino Gesù" (la ragazzina).

A Supino è gara di solidarietà per stare vicini ai familiari e portare conforto o dare aiuto in caso di necessità. Orlando Corsi, padre dei feriti e marito della donna, ha detto «Sono vivi e ringrazio Dio» e fa la spola con Roma. Mimmo, papà della donna coinvolta, sta cercando di fare da tramite e ha a fianco a sé il ragazzo scampato all'incidente perché si era trattenuto al campo di calcio. Nel frattempo l'attività della Procura prosegue e ieri un primo fascicolo è stato consegnato ai magistrati.

Gianfranco Barletta, primo cittadino di Supino: «Sono stato in contatto con i nonni e con il papà dei ragazzi. Sono molto provati. Abbiamo commentato insieme quello che è accaduto. Rischiare una tragedia e di sterminare una intera famiglia per un like è un fatto grave.

 

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