La storia
Ferocia choc: randagio preso a colpi d'ascia in testa

Il meticcetto vittima della brutale aggressione
Il meticcetto vittima della brutale aggressione
Giovedì 21 Novembre 2013, 18:08 - Ultimo agg. 22 Novembre, 13:06
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Barcollava. Reggendosi a fatica sulle zampe. Il muso e gli occhi come una maschera di sangue. Un piccolo cane biondo di circa un anno e mezzo ridotto in fin di vita dalla ferocia di chissà quale mente criminale. L'uomo che l'ha soccorso lungo una strada statale alla periferia di Reggio Calabria l'ha trovato così: sulla testa aveva ferite da brivido. Tanto profonde che interi lembi di pelle non esistevano più. Per il veterinario che lo ha curato, un'aggressione di una violenza inaudita. Quasi sicuramente a colpi d'ascia o di una grossa pala. L'intento era ucciderlo. Ma la povera vittima deve aver raccolto tutte le sue forze riuscendo a sottrasi a quella furia assassina. Per fortuna non ha riportato danni neurologici. Anche se l'intervento di ricostruzione non è stato semplicissimo. Harlock - così l'hanno ribattezzato i volontari del gruppo animalista Randagi Reggini - ora si sta lentamente riprendendo. «Malgrado la ferocia subita - racconta Elisabetta - è un cane dolcissimo, scodinzola ed è grato per essere stato salvato». Chissà quale nero destino deve averlo messo sulla stessa via del suo carnefice: forse era solo un randagio disperato in cerca di un po' cibo. O forse l'ennesimo cane di famiglia improvvisamente diventato ingombrante, uno di quelli da far sparire ad ogni costo. Ancora una storia di violenza assurda sugli animali. Dove il protagonista negativo è sempre lo stesso: l'uomo con il suo carico di odio e di crudeltà. E il disprezzo per la vita dei più deboli. Stavolta però chi ha tentato di uccidere Harlock purtroppo non avrà quel che merita. E il piccolo cane calabrese non avrà giustizia come è stato per Doe, il cucciolo di pitbull massacrato dal suo proprietario, scoperto e condannato a 55 anni di carcere. La sentenza storica viene dall'America. Qui, invece, siamo in Italia.

Harlock adesso cerca una casa e qualcuno che sappia amarlo come merita. Per informazioni scrivere a randagireggini@gmail.com

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