Si rinnova la tradizione della popolarissima festa dei Gigli a Barra, nella zona est di Napoli, che giunge alla 196esima edizione. L’appuntamento è per domani, domenica 30 settembre. Quest’anno sono dieci le macchine di legno portate a spalla nel centro storico del quartiere da numerosi “facchini” a suon di musica.
Sfileranno e “danzeranno” lungo corso Bruno Buozzi e corso Sirena. Con una struttura in pioppo e abete, alti venticinque metri e con un particolarissimo rivestimento, i Gigli, durante il giorno della “ballata”, saranno trasportati da oltre centoventi portatori. Una vera e propria competizione tra le varie paranze: la sfida si basa sulla capacità di far scorrere il Giglio senza intoppi. Il percorso è di oltre due chilometri e tocca diversi punti critici, come i tratti di strada particolarmente stretti. La novità di questa edizione è il ritorno, dopo tantissimi anni, del “quattro facce”, un giglio che mantiene in altezza la forma quadrata rispetto a quella tradizionale, ovvero triangolare.
Una festa storica dedicata al patrono Sant’Antonio da Padova. Si tratta di una delle espressione festive più imponenti in città e richiama sul territorio barrese centinaia di migliaia di appassionati, provenienti non solo dalla Campania. L’edizione 2018 è stata presentata ieri nella sede municipale di Barra dall’assessore della VI Municipalità Pasquale Farinelli il quale ha sottolineato la dimensione cittadina della festa dei Gigli, che interessa l’intera città e non solo il quartiere. Ha specificato che è stato richiesto il sostegno alla Regione Campania per alcune misure di sicurezza, come per le postazioni del pronto soccorso.
Si è parlato anche del difficile iter di istituzionalizzazione dello storico evento folcloristico. Antonio Russo, presidente dell’associazione Insieme – ente che coordina informalmente le associazioni che partecipano alla festa – ha specificato che come ogni anno viene richiesto il patrocinio morale al Comune di Napoli. L’amministrazione centrale, in realtà, ha cercato di intraprendere un percorso con gli organizzatori della kermesse coinvolgendo anche l’ente di prossimità e chiedendo di creare una fondazione che si possa occupare di ogni fase dell’organizzazione: un passo importante per il riconoscimento a livello istituzionale. Diverse le riunioni tenutesi in merito ma senza alcuna soluzione concreta. C’è chi ritiene che ciò sia dovuto alle divergenze politiche tra i rappresentanti dell’ente municipale e quello centrale.
Per domani si attendono migliaia e migliaia di persone: lo scorso anno furono oltre 150mila le presenze tra appassionati e curiosi.