Napoli Est, verde negato: in abbandono anche le aiuole «in adozione»

Napoli Est, verde negato: in abbandono anche le aiuole «in adozione»
di Alessandro Bottone
Venerdì 19 Aprile 2019, 16:43 - Ultimo agg. 17:20
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Il verde di Napoli non vive un buon momento e le situazioni peggiori si registrano in periferia. Sono tanti, troppi, gli spazi lasciati all’incuria. Per i quartieri della zona orientale della città non esiste un programma di manutenzione ordinaria che permette di mantenerli nel giusto decoro.

Ponticelli è uno dei quartieri in città col maggiore numero di aiuole e di aree verdi. Le condizioni in cui versano molti di questi sono preoccupanti: l’erba cresce a dismisura, creando rovi e sterpaglie, quindi attirando insetti e ratti. A partire da via Argine, asse stradale primario che collega Napoli Est ai comuni limitrofi. Gli spazi a verde compresi nello spartitraffico, molti dei quali presi in adozione dai commercianti, non sono curati a sufficienza. Le piante invadono il marciapiede su entrambi i lati della strada e per decine di metri bisogna utilizzare la carreggiata per poter proseguire a piedi: ciò capita, ad esempio, all’altezza del palazzetto dello sport, così come nei pressi del cimitero. Le siepi sono cresciute a dismisura creando situazioni di mancata sicurezza per pedoni e autisti. Non mancano cartacce e rifiuti tra le sterpaglie.
 

 

A ridosso del Palavesuvio la situazione risulta ancora più grave. Decine e decine di metri quadrati di verde abbandonati da mesi: ormai il verde dei cespugli si confonde con quello degli alberi. Tra tre mesi l’impianto sportivo ospiterà migliaia di atleti per le Universiadi e si spera che qualcuno intervenga nella pulizia dei tratti in via Luigi Napolitano e in via Dorando Pietri, due zone isolate e abbandonate a se stesse. Nei pressi del Conocal gli spazi verdi incastrati tra le palazzine e il parchetto di via Mario Palermo restano inaccessibili per le condizioni di incuria. In via Ulisse Prota Giurleo, all’altezza della scuola materna, della piscina comunale e dei campi sportivi, restano a terra i rami degli alberi potati oltre due settimane fa dopo i danni degli ultimi temporali: aiuole sporche e deiezioni canine laddove bambini e ragazzi passano frequentemente. Basta percorrere poche centinaia di metri per capire che la situazione non migliora nell’adiacente quartiere di Barra: Cupa Tierzo, via Mastellone, via Chiaromonte, nei pressi del presidio sanitario, offrono altrettanti spettacoli di degrado. Nessun intervento nemmeno in via Atripaldi e lungo il corso a San Giovanni a Teduccio.

Le piccole aree a verde – quelle a ridosso di strade, scuole, impianti sportivi e abitazioni – sono solitamente gestite dalla municipalità ma ci sono anche casi in cui a intervenire sono i giardinieri gestiti direttamente dall’amministrazione comunale oppure gli operatori delle municipalizzate, o ancora gli operai delle cooperative. La scarsa e inadeguata manutenzione non dipende soltanto dal numero limitato di uomini e mezzi ma anche da un mancato coordinamento delle forze a disposizione.
 

Per le aiuole e gli spazi affidati a commercianti e associazioni, invece, esiste un apposito regolamento nel quale è specificato che «l’area deve essere conservata nelle migliori condizioni di uso» e che in caso di inadempienza - ovvero di mancata pulizia - si arriva alla «immediata decadenza della convenzione»: a verificare lo stato dei luoghi sono la polizia municipale e i dipendenti del servizio tecnico della municipalità. La competenza per il quartieri Ponticelli e Barra è della VI municipalità nel cui territorio ricadono oltre centoventi spazi assegnati a privati, con un numero di affidi cresciuto negli ultimi mesi. Non ci sono uomini per controllare le condizioni in cui versano gli spazi e non ci sono abbastanza giardinieri per curare l'immenso patrimonio verde, parchi compresi: per questi ultimi la situazione risulta ancora più complicata.

Non solo abbandono.
Alla positiva esperienza dei volontari nel rione Incis di Ponticelli - premiati per la costanza degli interventi di pulizia e decoro - si associa il lavoro quotidiano dei privati che, invece, curano costantemente l’area loro affidata. Resta ancora molto da fare per risollevare dall’abbandono tante zone dei quartieri di Napoli Est: un lavoro necessario anche per evitare che interventi non autorizzati su essenze arboree e alberi, come accade troppo spesso nei punti a ridosso delle abitazioni, possano compromettere i piccoli polmoni in città.

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