Tumori, azienda biotech Usa compra
spin-off Unisa: nasce IntrepidaBio

martedì 29 ottobre 2019, 19:21
3 Minuti di Lettura
Il team di Biouniversa, guidato da Maria Caterina Turco, professore presso l'Università di Salerno, ha scoperto e validato che alcuni tumori rilasciano una proteina chiamata Bag3, la cui interazione con il suo recettore (Ifitm-2 o Bag3R) altera l'attività̀ di cellule immunitarie promovendo lo sviluppo del tumore. «Gli studi condotti da Biouniversa - supportati principalmente da due fondi di venture capital, TTVenture, gestito da Indaco Sgr, e Vertis Venture, gestito da Vertis Sgr - hanno permesso di sviluppare degli anticorpi in grado di neutralizzare l'interazione fra la proteina Bag3 ed il suo recettore, quindi modulando il sistema immunitario e indurlo ad attaccare il tumore», sottolinea la nota di Biouniversa e Vertis Sgr.
LEGGI ANCHE Tumore, nelle uve dell'Aglianico e della Falanghina cellule che bloccano il cancro
IntrepidaBio ha acquisito il pacchetto di brevetti e il know-how di Biouniversa ed effettuerà̀ i nuovi studi preclinici e clinici - al fine di sviluppare una innovativa linea di farmaci per combattere principalmente patologie oncologiche - con il supporto di Sofinnova Investments e Canaan (venture capitalist americani) che hanno investito 9,5 milioni di dollari. IntrepidaBio è gestita da Joel F. Martin, e Olivier Laurent, capo della ricerca scientifica. Maria Caterina Turco, co-fondatrice di Biouniversa, è la responsabile del comitato scientifico.
Biouniversa nasce nel 2009 come spin-off dell'Università degli Studi di Salerno sulla base di progetti di ricerca condotti dal team guidato da Arturo Leone e Maria Caterina Turco sullo stress e sull'apoptosi cellulare e avvalendosi della competenza di Roberto Parente, docente di management dell'innovazione presso la stessa università
LEGGI ANCHE Tumore, piano del ministero: test a basso costo per tutti
«Studi clinici su cellule e su animali hanno dimostrano che gli anticorpi anti-Bag3 impediscono la crescita tumorale, diminuiscono le metastasi e migliorano la sopravvivenza - ha affermato Joel F. Martin, co- fondatore, presidente e amministratore delegato di IntrepidaBio - Abbiamo colto questa eccezionale opportunità̀ per sviluppare completamente questi composti, con l'obiettivo di iniziare studi clinici nel 2021».
«Abbiamo lavorato a lungo per sviluppare la nostra intuizione scientifica e caratterizzare un meccanismo oncologico finora sconosciuto. IntrepidaBio ci dà la possibilità̀ di mettere a disposizione dei pazienti un nuovo farmaco, che crediamo sarà di grande impatto nella medicina oncologica», evidenzia Maria Caterina Turco.
Secondo Giovanni Rizzo, ceo di Biouniversa e board member di IntrepidaBio, «la tecnologia sviluppata dal team guidato da Maria Caterina Turco oltre a essere molto innovativa, riteniamo possa dare un contributo significativo e reale nella cura di alcune patologie tumorali. Sono soddisfatto di avere guidato, col supporto di tutto il team, Biouniversa in questo accordo, rassicurato dalle capacità del team di IntrepidaBio e dalla presenza di investitori con spessore che portano un grosso valore aggiunto. Sono certo IntrepidaBio sia la strada giusta per lo sviluppo clinico del farmaco, vero unico fattore importante, e felice di poter continuare a dare il mio contributo in questo progetto unico».
© RIPRODUZIONE RISERVATA