Artico a Città della Scienza, un viaggio interattivo al Polo Nord

Artico a Città della Scienza, un viaggio interattivo al Polo Nord
di Rossella Grasso
giovedì 28 settembre 2017, 17:50 - Ultimo agg. 18:34
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L' Artico è lontano da Napoli 5440 chilometri. Ma da oggi un po' meno grazie alla mostra del Consiglio Nazionale della Ricerca dal titolo «Artico, viaggio interattivo al Polo Nord» inaugurata a Città della Scienza. Attraverso apparecchiature scientifiche, ricostruzioni in scala, documenti e immagini suggestive, l'esposizione guida il pubblico alla scoperta delle peculiarità e dei fenomeni dell'ecosistema artico. Come funziona l’aurora boreale, perché si vede il sole di mezzanotte, in cosa consiste il «buco» dell'ozono? Sono alcune delle affascinanti domande sul Polo Nord a cui la mostra dà una risposta a grandi e piccoli.


Il percorso  mette a fuoco anche alcune delle principali attività di ricerca che l’Italia conduce in Artico e in particolare a Ny Ålesund, nelle Isole Svalbard, dove il Cnr gestisce la stazione di ricerca Dirigibile Italia. La mostra è suddivisa in quattro aree: L’Artico nel sistema globale che ne illustra le caratteristiche geografiche, delle popolazioni che vi abitano e la storia delle esplorazioni. Poi c'è la parte dedicata alla ricerca che racconta come la scienza osserva il sistema Artico, la vulnerabilità e la resilienza e quanto questa sia importante per l’ecosistema, come l’inquinamento chimico, la deplezione dello strato dell’ozono, i rischi connessi alla degradazione del permafrost. Infine una sezione illustra la governance dell’Artico, la struttura organizzativa degli organismi internazionali, di cui anche l’Italia fa parte, la gestistione e la programmazione scientifica e politica in cima al Mondo. Ognuna di esse è composta da pannelli illustrativi con testi, immagini, grafici, video e exhibit interattivi in puro stile Città della Scienza. Così, attraverso il gioco, grandi e piccoli possono comprendere temi scientifici apparentemente molto distanti dal loro quotidiano.

«La ricerca è fondamentale per il Paese - ha detto Fabio Trincardi, direttore del dipartimento di Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'ambiente del CNR - e la sua divulgazione è ancora più importante. Stiamo cercando di farlo in modo innovativo. Dobbiamo far crescere nella popolazione la consapevolezza dell'importanza dei problemi ambientali e oltre a questo far capire che gli impatti dell'uomo a livello globale sono pesanti anche in aree che non vede sotto casa e non conoosce.
Per esempio è importante che si capisca che se butto una bottiglia a mare, quella bottiglia finirà in mezzo agli oceani. Se tutta la popolazione mondiale compie la stessa operazione si creeranno le isole di plastica che sono un disastro per l'ecologia». 

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