Canali diplomatici con Taiwan per evitare la liquidazione del marchio storico pesarese Berloni cucine, 85 dipendenti. È il Mise ad attivarsi anche su sollecitazione del sindaco Matteo Ricci e del presidente della Regione Luca Ceriscioli sorpresi dall'annuncio dei proprietari taiwanesi che detengono il 99% delle quote societarie. Nonostante l'impennata di ordini (+25%), fatturato a 15 milioni di euro, crescita dei negozi monomarca e recenti assunzioni, la proprietà ha deciso di mettere in liquidazione l'azienda con conseguenti rischi occupazionali anche per l'indotto.
Una «vicenda strana» ha commentato il sindaco Ricci a proposito della decisione di 'mollare' Berloni in una situazione di ripresa dopo il concordato e il rilancio del 2014 con la nuova proprietà Berloni Group srl. Ieri Ricci si era recato davanti allo stabilimento per esprimere vicinanza anche fisica ai lavoratori in sciopero e picchetto. Solidarietà agli addetti, oltre che dal Comune, è stata espressa anche da Pd Marche, Cna Pesaro Urbino e dalla Regione.
Di oggi l'annuncio di Morani su Facebook: «Il Mise ha attivato i canali diplomatici con Taiwan per cercare di trovare una soluzione alla vertenza della Berloni. La decisione della proprietà, ha osservato, »mette a rischio uno storico marchio del made in Italy, nato nel 1960 a Pesaro, e 85 posti di lavoro«. »Tentiamo questa soluzione - ha spiegato a proposito dei canali diplomatici - con la consapevolezza che la questione è molto complessa e di difficile soluzione trattandosi di soci privati e non di una azienda di Stato.
A prescindere dall'esito di questo intervento, - ha precisato Morani - il Mise è a disposizione dei lavoratori, dei sindacati e delle autorità locali per provare a dare una soluzione a questa crisi«. Dal 26 novembre 2014 Berloni Group srl, ramo d'azienda della Berloni cucine, è in mano a tre soci di Taiwan, già clienti Berloni; l'1% resta alla famiglia di Marcello Berloni rappresentata dal figlio Roberto mentre quella dell'altro fondatore, Antonio, si era sfilati e ora possiede Indel, azienda leader nel settore refrigerazione. La doccia fredda è arrivata quando Roberto Berloni, amministrazione delegato, ha chiamato i dipendenti per annunciare la decisione della proprietà: liquidazione malgrado attività e ordini in crescita.