La notizia tanto attesa arrivata nel cuore della notte: «Abbiamo un rene compatibile per il trapianto, si presenti subito al Centro delle Molinette di Torino». La corsa per arrivare in ospedale al più presto, vestiti, documenti e cartelle cliniche infilati in uno zaino, e poi via a fare la dialisi prima di raggiungere in taxi le Molinette. Kanda, un muratore 50enne di origine maliana da 10 anni in Italia, non immaginava che sarebbe andato incontro a una disavventura che avrebbe potuto mettere a rischio il suo trapianto.
La corsa in taxi
Dopo aver effettuato la dialisi di routine all'ospedale San Giovanni Bosco, Kanda ha intrapreso il viaggio verso il Centro delle Molinette a bordo di un taxi.
I documenti per il trapianto
Disperato all'idea di perdere l'opportunità del trapianto a causa dell'assenza dei documenti necessari, Kanda è tornato sulle sue tracce, cercando aiuto all’area taxi del San Giovanni Bosco per recuperare lo zaino. Ma il tentativo è andato a vuoto. È a questo punto che si è manifestata la solidarietà dei medici, che hanno contattato il centro trapianti delle Molinette, permettendo a Kanda di raggiungere finalmente il reparto e sottoporsi all'intervento salvavita.
L'intervento
Nonostante le difficoltà incontrate, la storia di Kanda si chiude con una nota positiva: l'intervento è riuscito e lui ora si trova in terapia intensiva, in via di recupero. La polizia locale ha ritrovato lo zaino abbandonato e inzuppato dalla pioggia e restituito all'uomo i suoi beni. «Nello zaino trovato dalla polizia locale c’erano carte di credito e documenti sanitari molto importanti. Sarebbe bastato consegnarlo all’ospedale o alle forze dell’ordine. Kanda è ancora ricoverato, ma è intenzionato a sporgere denuncia», ha detto Rosario Cutri, ex consulente del Centro Internazionale di Formazione dell’Onu a Torino, che assiste Kanda da molti anni.