Auto travolge famiglia in vacanza, morti bimbo padre e nonna. Ferita anche la mamma. La donna alla guida arrestata per omicidio stradale

In quattro - turisti veneziani in vacanza sulle Dolomiti - falciati da un'Audi nera con targa tedesca durante una passeggiata. Malore per il nonno portato in ospedale

Auto travolge famiglia, morti padre e nonna. Gravissimo bimbo. Nonno in ospedale colto da malore
Auto travolge famiglia, morti padre e nonna. Gravissimo bimbo. Nonno in ospedale colto da malore
di Giovanni Longhi
Giovedì 6 Luglio 2023, 17:56 - Ultimo agg. 7 Luglio, 09:00
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Falciati come birilli e scagliati a una trentina di metri di distanza: sono morti così mentre facevano una passeggiata Mariagrazia Zuin, 64 anni di Mestre e suo genero Marco Antoniello, 48 anni di Mirano. Con loro c’erano la moglie di Antoniello e il loro bimbo Mattia di due anni in passeggino: anche il piccolo è stato catapultato a decine di metri di distanza e quando i soccorritori lo hanno raccolto dava ancora timidi segni di vita; poco dopo il volo disperato con Falco, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, all’ospedale di Belluno, anche questa giovanissimi vita si è spenta, troppo gravi i traumi riportati nell’impatto. Anche il nonno del bimbo, Lucio Potente di Mestre, papà della mamma, era con il gruppo, è stato sfiorato dall’Audi A3 nera con targa tedesca e portato in ospedale. Stavano camminando sul marciapiede, in quel punto su via Udine si affacciano alcuni box auto. Erano circa le 15.50, quando un boato ha squarciato la quiete di un pomeriggio estivo: l’auto è piombata come una bomba alle spalle del gruppo salendo sul marciapiede senza cordolo proprio perché ci sono gli accessi dei garage.

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L'IMPATTO

L’Audi nera condotta da una trentenne tedesca dopo aver caricato sul cofano e scagliato distanti i corpi della donna, di suo genero e del bimbo ha continuato la sua folle corsa rimanendo sul marciapiede e cozzando con la parte anteriore destra contro la base di un lampione stradale, piegandolo e facendo cadere a terra la parte superiore con le luci.

Neppure questo impatto ha fermato la corsa del mezzo che ha perso la ruota anteriore destra, il gruppo sospensioni, il paraurti: dopo aver divelto una passerella di legno che si trovava dietro al lampione, è rimbalzata verso la strada fermandosi nella corsia opposta, quella che dal centro di santo Stefano sale verso Sappada, inclinata visibilmente sulla parte antieriore destra senza ruota. 

LA DISTANZA

Dal punto dell’impatto, segnato dai carabinieri lì dove è stato trovato un cappellino che era sulla testa di Marco Antoniello e che l’uomo ha perso per la violenza dell’urto, sono stati misurati una trentina di metri. Dall’Audi nera è scesa la trentenne e quando i primi soccorritori l’hanno raggiunta tremava, sembrava assente. Anche lei è stata trasportata a Pieve in evidente stato di choc e sottoposta a tutti gli accertamenti tossicologici. Se la dinamica nella sua tragica semplicità è apparsa subito chiara, resta ancora un mistero, cosa possa averla provocata. Su questo aspetto i carabinieri non aprono bocca, ma le ipotesi al vaglio sono più di una: da un possibile guasto tecnico forse allo sterzo, al malore, dalla distrazione dovuta alla necessità di raccogliere qualcosa dal pavimento dell’auto, all’effetto di sostanze o di alcol. 

 

LE INDAGINI

I carabinieri stanno poi risalendo alle immagini delle telecamere di sorveglianza di negozi e di privati che si affacciano lungo via Udine anche per verificare la condotta di guida della donna nei minuti precedenti lo schianto. La strada è stata chiusa al traffico per l’intero pomeriggio e la viabilità da e per Belluno e da e per Comelico è stata deviata lungo percorsi alternativi. Oltre a Falco la centrale del 118 ha inviato sul posto due ambulanze, per mettere in sicurezza l’Audi, sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Santo Stefano.

IL CORDOGLIO

Immediato il cordoglio del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. «È una di quelle notizie che non vorresti mai leggere e che lascia completamente senza parole - ha sottolineato il governatore - Una tragedia che colpisce una famiglia, ma anche un’intera comunità. Mi stringo al dolore dei famigliari ai quali porgo le più sentite condoglianze personali ed istituzionali». Anche l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin ha manifestato la propria vicinanza alla famiglia colpita dal terribile incidente. Assieme alle istituzioni regionali si sono espresse quelle locali, dal Consiglio comunale di Santo Stefano, attraverso il sindaco, Oscar Meneghetti, e il capogruppo dell’opposizione, Roger De Bernardin, al parroco, don Paolino Rossini. sulla località turistica è calato un assordante silenzio, che ha impedito di trovare parole per esprimere l’immenso dolore e lo sconforto collettivo, che ha unito residenti e turisti. Tanta è la sofferenza, procurata dall’incidente che ha distrutto una famiglia che stava vivendo un tranquillo momento di vacanza.

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