Sogno Capitale, un derby tutto pontino tra Gaeta e Latina: oggi il verdetto

I sindaci Matilde Celentano e Cristian Leccese
I sindaci Matilde Celentano e Cristian Leccese
di Andrea Apruzzese
Giovedì 14 Marzo 2024, 10:57
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Oggi si saprà se Latina, oppure Gaeta, ce l'hanno fatta; se una delle due città rappresentanti della provincia di Latina sarà nominata Capitale italiana della cultura 2026. Un derby tutto pontino, culturale, sociale e anche politico, tra le due finaliste. Per le ore 11 di stamattina, infatti il ministero della Cultura ha convocato la stampa per l'annuncio ufficiale. Inizialmente prevista per fine mese, la cerimonia di designazione è stata anticipata a oggi: interverranno il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e la Giuria presieduta da Davide Maria Desario.

Le città finaliste, che hanno presentato i loro dossier in due audizioni pubbliche svolte il 4 e il 5 marzo, sono dieci, qui elencate con il loro claim: Agnone (Isernia), "Agnone 2026: Fuoco dentro. Margine al centro"; Alba (Cuneo), "Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un'altra storia"; Gaeta, "Blu, il Clima della cultura"; L'Aquila, "L'Aquila. Città Multiverso"; Latina, "Latina bonum facere"; Lucera (Foggia), "Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture"; Maratea (Potenza), "Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario"; Rimini, "Vieni oltre. Il futuro qui e ora"; Treviso, "I sensi della Cultura"; Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena), "Valdichiana 2026, seme d'Italia".

SCONTRO PONTINO

Per la Regione Lazio, dunque, sono due le città finaliste, entrambe della provincia di Latina. Il capoluogo, Latina, con il dossier Bonum Facere, e Gaeta, con il dossier Blu, il clima della cultura. Entrambe si sono presentate lo scorso lunedì 4 marzo. Nel dossier di Latina, la storia del territorio, che parte dalla bonifica, ma soprattutto viene evidenziato il rapporto con la terra, e quindi la produzione agricola, l'enogastronomia, la nascita delle città di fondazione, l'architettura razionalista, i musei come il Cambellotti, i siti archeologici come Satricum, le iniziative culturali che si intendono organizzare nel corso del 2026. Nel dossier di Gaeta, un progetto «basato sulla forza dell'ambiente di influire sulle persone: caratteristica di Gaeta, la cui storia vanta donne e uomini che hanno definito i contorni della civiltà».
In queste ultime ore, entrambi i Comuni candidati hanno diffuso le parole dei testimonial. Per Latina, tra i tanti, si è espresso Mosè Ricci, professore della Sapienza, secondo cui «Latina esprime l'idea mediterranea e italiana della città nuova, moderna, del ventesimo secolo». Accanto a lui, anche Marco Vivio, presidente dell'Istituto Nazionale di Architettura, per il quale «Latina possiede caratteristiche uniche, e da quelle può sviluppare iniziative di livello internazionale in moltissimi settori, dalla sostenibilità ambientale, all'architettura, turismo, arte, moda, spettacolo». Per Gaeta, il presidente della Camera di commercio Frosinone-Latina, Giovanni Acampora secondo cui «"Blu, il Clima della Cultura" è la rappresentazione perfetta di Gaeta. Il mare è cultura, scambio, inclusione, conoscenze, economia, vita. E Gaeta è il mare».
 

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