Gentile Direttore, ho letto che nelle separazioni tra ex-coniugi si rischia di litigare sempre più spesso anche per gli animali domestici che fanno parte della famiglia ormai sgretolata. Mi chiedo: quale sorte tocca ai tantissimi cani e gatti che fanno parte di famiglie in corso di separazione e che dopo anni di affettuosità e di vita in comune con i loro padroni si trovano abbandonati? Ho letto, altresì, che a gennaio in Spagna è stato modificato il codice civile, per cui i pet saranno considerati esseri senzienti, mentre in Italia il panorama è diverso. Per risolvere i contenziosi insorti nelle famiglie tra i coniugi separati circa la sistemazione dei cani e gatti conviventi, bisognerebbe che anche in Italia venga modificato il codice civile sulla falsariga di quanto fatto in Spagna mediante l’approvazione di nuovi provvedimenti legislativi che tutelino i diritti dei pet.
Riccardo Marrocco
Napoli
Caro Riccardo,
faccio una premessa: chi scrive ama i cani, ne ha sempre avuti, ne possiede uno adesso, o meglio una (Roxy), la adora, la vizia, la fa salire sul letto di notte. Abbiamo i nostri riti quotidiani, a partire dal biscotto appena svegli.
Federico Monga