Gentile Direttore,
il grande successo della Nazionale di calcio agli Europei, oltre al fatto di essere una squadra compatta con notevole valore tecnico e motivazionale, sta a mio avviso anche nell’innovazione che ha implementato il ct Mancini nella sua tattica di gioco. Una compagine dove per la prima volta non ci sono state distinzioni tra giocatori titolari e riserve. La sua forza è anche nella capacità di far sentire tutti titolari, parte di un progetto, motivati da grande passione. Lo dimostrano ben 25 giocatori scesi in campo agli Europei su 26 (es. Raspadori, Cristante e Sirigu). Una tattica che Mancini sperimenta anche nelle partite di qualificazione ai mondiali di calcio del Qatar. D’altronde cavallo vincente non si cambia!
Almerico Pagano
Scafati
Caro Almerico,
Arrigo Sacchi, grande mentore del calcio spettacolo senza troppi fronzoli e furbizie tattiche, durante gli Europei ha speso parole di ammirazione per il ciclo della Nazionale di Roberto Mancini. Più che l’aspetto di campo, di cui non sono sufficientemente competente essendo accecato dal tifo, mi colpì soprattutto la rivoluzione nell’atteggiamento.
Federico Monga