Gentile Direttore, ho letto con piacere gli articoli dedicati al 90° anniversario de «La Settimana Enigmistica», che ricorre domani. Il famoso settimanale di parole crociate, rebus, cultura e barzellette è una insostituibile compagnia ancora oggi. Chissà quante generazioni d’italiani l’avranno adoperata. Io, ad esempio, ho ereditato il “vizio” da mio padre (classe 1920), che, nonostante avesse studiato fino alla quinta elementare, grazie alla Settimana, si costruì una vera e propria cultura. Disponendo di una discreta memoria, mio padre riusciva a completare anche i cruciverba più impegnativi. E credo che ancora oggi la Settimana, che accosto sempre alla lettura del Mattino, è di grande compagnia e, soprattutto, aiuta a tenere allenato il cervello. E non solo me.
Aurelio Rosini
Mariglianella (Napoli)
Caro Aurelio, la Settimana Enigmistica è stata fondata il 23 gennaio 1932, una data palindroma – 23-1-32 – scorre cioè identica nei due sensi. Quasi un presagio del suo successo immobile. Da allora è sempre uscita tranne due settimane durante la seconda guerra mondiale, una nel 1943 perché la redazione era stata devastata dai bombardamenti e un’altra nel 1945, nei sette giorni della liberazione: «gli storici avvenimenti delle ultime settimane hanno impedito di pubblicare questo numero con la consueta regolarità».
Federico Monga