Gentile Direttore, il termine Terra dei Fuochi apparve per la prima volta nel 2003, quando fu usata nel Rapporto Ecomafie, di quell’anno, curato da Legambiente, utilizzato, successivamente, per denigrare il territorio campano, le sue popolazioni e, soprattutto, i suoi prodotti alimentari distruggendo l’economia. Più attenti studi e ricerche effettuate dai tecnici del Ministero Ambiente, Sogesid hanno dimostrato che il fenomeno è molto limitato e che solo una piccolissima percentuale del territorio presenta fenomeni di inquinamento. Su 50.000 ettari di terreni analizzati sono risultati inquinati solo lo 0,03%. In pratica, è più inquinata Brescia (la città col più alto tasso tumorale) rispetto alla Campania.
Adriano Pistilli
Napoli
Caro Adriano, purtroppo, nell’era della comunicazione spiccia, «Terra dei Fuochi» è diventato un marchio. Una sineddoche degli stereotipi, una parte per qualsiasi territorio inquinato. Però bisogna essere precisi e non confondere i piani.
Federico Monga