Lavoro, a 34 anni guadagna 49mila euro al mese da 10 attività diverse: «Ecco i miei consigli per avere successo»

Ryan era un web developer e un professore che ha deciso di lasciare entrambi i lavori per vivere di reddito passivo e ora condivide la sua conoscenza sui social

Lavoro, a 34 anni guadagna 49mila euro al mese da 10 attività diverse: «Ecco i miei consigli per avere successo»
Lavoro, a 34 anni guadagna 49mila euro al mese da 10 attività diverse: «Ecco i miei consigli per avere successo»
Sabato 30 Marzo 2024, 18:00
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Lavorare per vivere, o vivere per lavorare? In un mondo ideale la nostra professione coinciderebbe con la nostra passione e il motivo per avere un impiego non sarebbe soltanto guadagnare uno stipendio che ci permetta di soddisfare le nostre necessità, ma anche e soprattutto occupare il tempo con un'attività che ci faccia crescere e ci renda felici. 

Tuttavia, il mondo ideale è ancora lontano dalla realtà quotidiana e sono ancora pochi coloro che possono permettersi di seguire i propri sogni e ricevere un adeguato stipendio, come Ryan Hogue.

Nel 2016, l'uomo era professore aggiunto e, allo stesso tempo, sviluppatore web senior in un'azienda; poi, per arrotondare, lavorava anche da freelance. 

Eppure, quella vita non lo soddisfaceva e anche se non aveva esperienza di business ha deciso di licenziarsi e impegnarsi per costruire un reddito passivo. Oggi, Ryan si destreggia tra 10 attività: diversi brand di e-commerce, un canale Youtube e una scuola online. Le entrate combinate di queste attività gli permettono di percepire un guadagno di circa 49mila euro al mese. 

I consigli di Ryan

Secondo quanto Ryan Hogue ha raccontato a Cnbc, uno dei problemi principali di chi vuole seguire la sua strada e assicurarsi diverse fonti di reddito passivo è il fatto di credere a tre miti che sono tanto diffusi quanto falsi e non permettono di prendere le giuste decisioni. 

Il primo è il fatto che per fare soldi, bisogna spendere soldi: «È un consiglio di business che si sente molto frequentemente. Per esempio, se vuoi aprire un punto vendita le spese includono l'affitto mensile, l'acquisto dei beni e gli stipendi dei dipendenti. Questo è il modo tradizionale di procedere, ed è anche un modo costoso. Il mio modello preferito di business online è il print-on-demand, vale a dire la stampa su ordinazione. Ho iniziato la mia attività print-on-demand come lavoretto secondario nel 2017 su Amazon, poi mi sono allargato su Etsy, Walmart, Ebay. In questo modo posso vendere magliette, tazze e altri oggetti simili con determinate fantasie senza pagare alcunché fino al momento dell'ordine. Così, mantengo i costi al minimo». 

Gli strumenti giusti

Il secondo mito da sfatare è la possibilità di assicurarsi un reddito passivo senza lavorare realmente. Ryan assicura che «sarà sempre necessario tempo e impegno, non c'è nessuna scorciatoia che porti dritta al successo». Lui stesso ha dedicato tante nottate ad avviare le sue attività, soprattutto all'inizio. Io sono ancora molto coinvolto, quotidianamente, nella gestione dei miei business, ma conosco molte persone che hanno delegato una volta raggiunto la soglia che li ha resi soddisfatti. Secondo Ryan, se si vuole perseguire questa strada è bene capire che «è necessaria molta disciplina. Ho dovuto imparare ad accettare l'idea che la soddisfazione sarebbe arrivata più tardi».

Il terzo e ultimo mito da sfatare è il fatto di avere bisogno di un team, una squadra che aiuti a gestire i vari business. Ryan non è contrario all'idea di per sé, ma «nella mia esperienza non è necessario per avere successo. Sono passati sette anni e riesco ancora a fare tutto da solo, anche grazie ai diversi strumenti di cui oggi tutti gli imprenditori possono fare uso. Per esempio, i primi due anni passavo 3 o 4 ore al giorno sul mio Amazon Merch per farlo crescere mentre ora è quasi tutto automatico e mi serve solo un'ora a settimana. Usare in maniera strategica i nuovi strumenti mi ha aiutato a rimanere sempre aggiornato e tagliare sul lavoro ogni volta che volevo e ne avevo bisogno. Ora riesco davvero a vivere la vita che desidero».

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