«Non evacuavano, sparavano». A Bucha si è conusmato l'ultimo orrore della guerra in Ucraina, quando il pomeriggio del 3 marzo, secondo diverse testimonianze, una ventina di tank russi hanno attraversato la strada principale della città e hanno cominciato a sparare all'impazzata sulle case e sulle macchine che incrociavano, schiacciandole. Kiev l'ha definita un'apocalisse, un'apocalisse che ha il sapore di una vera e propria esecuzione. Ora, i volontari del progetto InformNapalm, avrebbero individuato i responsabili del massacro: il tenente colonnello russo Azatbek Omurbekov e la sua unità 51460.
Casa dopo casa i soldati hanno passato in rassegna l'intero quartiere, costringendo i residenti a uscire dalle loro abitazioni sotto la minaccia delle granate.
Reportedly, one of the brigades that tortured, raped and killed people in #Bucha - unit 51460 from the village of Knyaze-Volkonskoye, Khabarovsk Krai, #Russia. Commander of the unit is Lt Colonel Omurbekov Azatbek Asanbekovich. #BuchaMassacre pic.twitter.com/ukTftkdR3Q
— Giorgi Revishvili (@revishvilig) April 3, 2022
«Il boia russo»
«Siamo riusciti a trovare anche l’indirizzo di casa del boia russo» hanno scritto gli attivisti di InformNapalm che, setacciando dati e immagini disponibili, hanno identificato gli autori nella mattanza nel tenente colonnello russo Azatbek Omurbekov e la sua unità 51460, la 64esima brigata di artiglieria motorizzata arrivata in Ucraina dal villaggio di Knyaze-Volkonskoye, nel territorio di Chabarovsk, oltre la Cina e la Corea del Nord. L’unità 51460 era di stanza a Bucha, sostengono i volontari del progetto InformNapalm, che hanno pubblicato su Telegram i dati del comandante, ripresi – e poi censurati – anche su Reddit. Nelle immagini pubblicate online, alcuni soldati del battaglione sventolano una bandiera della repubblica di Sacha, una repubblica russa situata nella Siberia Orientale.
L'elenco
Sul proprio sito, la Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina ha pubblicato un lungo elenco dettagliato di 87 pagine con i nomi di oltre 1.600 soldati russi ritenuti coinvolti nel massacro, sottolineando che «tutti i criminali di guerra saranno assicurati alla giustizia per i crimini commessi contro la popolazione civile ucraina». Nell'elenco del «personale di 64 brigate di fanteria motorizzate separate della 35a armata», i soldati sono identificati con grado militare, nome e cognome, data di nascita ed estremi del passaporto. Per molti di loro, al posto del grado militare è scritto semplicemente 'privatò. Figura anche qualche nome proveniente da diversi distretti Cecenia.