Serbia, intercettato velivolo sconosciuto: caccia MiG-29 si alzano in volo. Cosa è successo e chi c'è dietro

Il ministero della difesa ha allertato anche un'unità missilistica di difesa antiaerea

Allarme in Serbia, velivolo sconosciuto intercettato sopra Valjevo: caccia MiG-29 si alzano in volo
Allarme in Serbia, velivolo sconosciuto intercettato sopra Valjevo: caccia MiG-29 si alzano in volo
Sabato 30 Marzo 2024, 19:01 - Ultimo agg. 20:42
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Allarme in Serbia per un velivolo sconosciuto. Due aerei caccia MiG-29 si sono alzati in volo dopo l'osservazione di un aeromoboile a un'altitudine di 5.500 metri sui cieli di Valjevo, nell'ovest del Paese. A darne notizia il Ministero della Difesa attraverso i propri canali di comunicazione. Nella nota riferisce che è stata messa in allerta anche un'unità missilistica di difesa antiaerea. In breve tempo tuttavia il velivolo sconosciuto è scomparso dagli indicatori radar. Non sono stati forniti ulteriori particolari sull'episodio. Che è rimasto misterioso. Anche perché non si è riusciti a capire di chi fosse ne da dove provenisse.

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Cosa è successo

L'allarme è scattato alle ore 10:39.

Le forze serbe, costantemente schierate per il controllo e la tutela della sovranità dello spazio aereo, hanno individuato un velivolo sconosciuto sopra Valjevo. Su ordine del presidente della Repubblica e comandante in capo delle forze armate serbe, Aleksandar Vučić, sono stati messi in servizio una coppia di aerei da combattimento MiG-29. I radar, poi, hanno continuato a prestare servizio e monitorare lo spazio aereo.

La scomparsa

Durante la fase di intercettazione il bersaglio è stato perso. I caccia hanno continuato a sorvolare la zona, secondo la procedura. Una volta completata la ricognizione, alla coppia di aerei da combattimento in servizio è stato ordinato di tornare all'aeroporto di origine, mentre il resto delle forze ha continuato con il regolare monitoraggio e sorveglianza dello spazio aereo.

Il caso in Romania

Non è molto distante un caso simile avvenuto in Romania. Dove ieri dei frammenti di un drone russo sono stati rinvenuti in una fattoria vicino al Danubio. La comunicazione è stata data dal ministero della Difesa di Bucarest, Paese membro della Nato. In questo episodio, a differenza di quanto accaduto in Serbia, si conosceva la provenienza. Ma non c'è stato bisogno di inviare nessun aereo perché si trattava di detriti. «La sera del 28 marzo 2024 - si legge nella nota - frammenti che sembrano provenire da un dispositivo aereo (drone) sono stati identificati su un terreno agricolo nella Grande Isola di Braila. ll Ministero della Difesa Nazionale, insieme a strutture specializzate nell'ambito del Sistema di Difesa Nazionale, dell'ordine pubblico e della sicurezza nazionale, sta conducendo un'indagine sull'incidente».

 

I rapporti tra Serbia e Russia

Che il velivolo fosse un drone russo? Non si può escludere. D'altra parte i rapporti tra i due Paesi sono buono. Tanto che dall'inizio della guerra in Ucraina (febbraio 2022) sono stati più di 220mila i russi che si sono trasferiti in Serbia. In due città in particolare, nella capitale Belgrado e a Novi Sad, la seconda città del Paese e capoluogo della ricca regione settentrionale della Voivodina. Che si sia voluta coprire la provenienza del velivolo? Non si può escludere come affermare.

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