Capodanno in Campania, se il brindisi è alternativo

Nuove mete dal Laceno al Cilento

Sciatori sul Laceno
Sciatori sul Laceno
di Mariagiovanna Capone
Venerdì 29 Dicembre 2023, 10:08 - Ultimo agg. 30 Dicembre, 08:29
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Il Capodanno a base di veglione, discoteca e cenoni luculliani non è per tutti. Anzi, sempre più persone scelgono mete alternative, sfuggendo al caos per immergersi nella natura incontaminata o in piccoli borghi, dove il saluto al 2024 avviene seguendo i ritmi della natura. Per tutti coloro che inorridiscono alla musica assordante o ai trenini improvvisati tra i tavoli, ecco alcune proposte che offre il patrimonio naturalistico della Campania. Unici accorgimenti per rendere perfetti questi giorni sono scarpe da trekking e abbigliamento da escursione invernale.

L'Irpinia ha tanti borghi e agriturismi dove trascorrere la notte di San Silvestro e iniziare l'anno nuovo. L'affascinante altopiano del Laceno, a 1.200 metri di altitudine, è una delle mete più amate, e visto che manca la neve, il trekking è un'ottima alternativa per godere della bellezza del posto. Tanti ristoranti propongono anche piatti a base di Nero di Bagnoli, l'apprezzato tartufo locale. Nella vicina Montella, varie le offerte delle strutture ricettive sia sull'altopiano di Verteglia che al centro del paese. Il paese sorge ai piedi dei monti Terminio e Cervialto, e ospita tre cascate circondate da alberi di ontano nero, salici e pioppi che rendono il paesaggio incantato.

Tra le tappe d'obbligo, il santuario del Santissimo Salvatore, a 954 metri d'altitudine e isolato dal resto della catena montuosa dei Monti Picentini, il santuario di San Francesco a Folloni, e il convento di Santa Maria della Neve che si erge in mezzo ai castagneti.

Ormai nel Salernitano c'è un appuntamento nato dall'amore della montagna che sta diventando una tradizione: è l'escursione sul Monte Cervati, che con i suoi 1.899 metri di altezza, rappresenta il punto più alto di tutta la Campania. Anche quest'anno, l'amministrazione comunale di Sanza, insieme a Pro Loco, arciconfraternita Maria della Neve e associazione escursionistica TreT, ha organizzato il brindisi di fine anno sulla vetta del Cervati. Il 31 dicembre poco dopo mezzogiorno, si partirà per raggiungere la cima con mezzi speciali, e un gruppo di sanzesi ha organizzato un brindisi e degustazioni ammirando lo splendore del Vallo di Diano. A 1852 metri di altezza è ubicato il santuario della Madonna della Neve che attira ogni anno molti pellegrini e anche stavolta sarà tappa di preghiera per gli escursionisti di Capodanno.

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Anche il Casertano ha mete inusuali e suggestive per un San Silvestro decisamente slow. La rinomata enogastronomia dell'Alto Casertano è connessa ai piccoli borghi di Galluccio e Roccamonfina, che sorgono nel cuore dei castagneti di una terra vulcanica e rigogliosa. Si può cenare in uno dei tanti agriturismi del territorio e fermarsi fino al giorno successivo pernottando in antichi casali trasformati in confortevoli country house, abbinando ai sapori della tavola anche salutari passeggiate tra i piccoli paesi. Castelli, terre murate, borghi fortificati e dolci colline lungo percorsi che portano fino a Vairano Patenora, Riardo, Pietramelara. Anche sul massiccio del Matese è buona l'offerta gastronomica e i posti letto sufficienti, senza contare l'emozione di aspettare il nuovo anno riscaldati dai camini di baite e rifugi, ammirando i colori dell'alba che si riflettono sulle acque del lago. Da qui a Bocca della Selva sono solo pochi chilometri di tornanti tra i poderosi boschi di faggio: cenone a 1.500 metri negli chalet e nel rifugio della località montana e, per gli amanti del paesaggio, escursione con vista mozzafiato finale dalle vicine vette del Monte Porco.

Nel Sannio sono previste escursioni per salutare il 2024. Taburno Trekking Montesarchio dà appuntamento per il primo gennaio alle 7.15 (piazza La Garde) per salire sul massiccio del Taburno-Camposauro. Il Monte Taburno occupa parte dei territori comunali di Montesarchio, Bonea, Moiano e Tocco Caudio, e il versante Sud e Ovest si erge con pareti ripide solcate da profondi canaloni sulla Valle Caudina, sede di antichi insediamenti romani. La vegetazione è costituita nella sua parte più a valle da olivi, vigneti, boschi di leccio, intorno ai 600-700 metri prevale una vegetazione forestale costituita da frassini, carpini, aceri, cerri, roverelle. Oltre i 900 metri domina il faggio con tronchi impettiti e magnifici tali da formare una foresta di inimitabile bellezza. Passeggiando tra i sentieri o praticando trekking, si incontreranno eremi e ruderi suggestivi come la Grotta di San Simeone che conserva ancora affreschi del 1600, la grotta di San Mauro, l'antichissimo eremo di San Michele, il monastero longobardo di Santa Maria della Ginestra, la Casina Reale da caccia che i Borboni utilizzavano per ristorarsi tra una battuta e un'altra. Sempre nel Sannio, a Faicchio esperienza indimenticabile con il Presepe Vivente; il primo gennaio nel Santuario dell'Assunta di Guardia Sanframondi ci sarà il tradizionale concerto di Capodanno.

(Hanno collaborato Gianfrancesco D'Andrea e Pasquale Sorrentino)

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