Capri, le caprette morte non furono avvelenate: colpite da un fulmine

A provocare il decesso dei 25 animali una folgorazione durante il temporale

Le caprette morte
Le caprette morte
di Anna Maria Boniello
Martedì 11 Luglio 2023, 11:30
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È stato svelato il mistero delle venticinque caprette trovate morte alle falde del Solaro ad Anacapri la mattina del primo luglio dopo il tremendo temporale tra la notte del venerdì e il sabato. Attraverso una serie di esami e di riscontri effettuati dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM), dal dipartimento di Medicina veterinaria e produzioni animali della Federico II (DMVPA-UNINA) e dall'Asl Napoli 1 Centro è venuta fuori la verità sulle cause che hanno provocato la morte collettiva dei venticinque esemplari che vivevano sulle falde del Solaro, nella valletta di Cetrella, lungo i pendii.

Secondo le prime analisi le caprette non sono morte per avvelenamento ma presumibilmente per folgorazione durante l'improvvisa tempesta che investì in quella notte l'isola. La furia del temporale portò gli animali a raggrupparsi e proteggersi ai piedi di un grosso albero che, secondo le ricostruzioni fatte da sanitari e tecnici, fu colpito da una grossa scarica elettrica che si indirizzò poi verso le caprette ammazzandole sul colpo. Dopo i primi referti sull'argomento è intervenuto il direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone, che a conferma della morte accidentale delle caprette ha dichiarato che «le necroscopie effettuate congiuntamente da esperti dell'Istituto e dell'Università lasciano propendere per la folgorazione come causa di morte.

Per la conferma definitiva di tale sospetto, sono attualmente in corso analisi istologiche specifiche. Inoltre, al fine di escludere altre cause di morte e per controllare lo stato sanitario delle capre sul territorio caprese, sono stati effettuati i campionamenti per approfondimenti di natura tossicologica ed infettiva attualmente in corso presso i rispettivi laboratori dell'IZSM».

La macabra scoperta fu fatta al sorgere del sole da alcune persone che lavorano nella zona. La vicenda fece il giro dell'isola anche perché delle caprette che vagano per le cime e le rupi di Capri e della loro collocazione se ne sta discutendo da diverso tempo. Immediatamente sorsero polemiche sulle cause che avevano portato al decesso del piccolo gregge, anche perché la sistemazione in una zona zoologica più idonea era diventato motivo di discussioni perché la loro presenza stava iniziando a diventare pericolosa a causa del loro proliferare. Motivo per cui si ipotizzò pure che le capre potessero essere state avvelenate.

Sono stati censiti quasi cento esemplari contro i pochissimi del secolo precedente e quindi il loro passaggio su rupi inaccessibili aveva provocato qualche frana e il consiglio comunale di Anacapri aveva cominciato a pensare ad una sistemazione più idonea e lontana in un ambiente protetto. Soluzioni che sono ancora al vaglio ma la morte per folgorazione ha riportato l'argomento caprette e la loro collocazione all'attenzione di studiosi e amministratori.
 

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