Ischia, Giovanni Legnini commissario straordinario: «Sconti fiscali a chi affitta le case agli alluvionati»

L'annuncio del ministro Santanché: «Ora una nuova campagna promozionale»

La colata di fango a Ischia
La colata di fango a Ischia
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 14 Dicembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 15 Dicembre, 07:21
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Norme celeri e risorse ingenti per affrontare l'emergenza Ischia. Sono le richieste poste ieri dal commissario straordinario Giovanni Legnini, nel corso dell'audizione in Commissione Ambiente della Camera. Con il doppio commissario (per la ricostruzione post-sisma del 2017 e per l'alluvione) sono intervenuti i sindaci di Forio e Lacco Ameno, il commissario prefettizio di Casamicciola, il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e il segretario generale per l'Autorità di Bacino Vera Corbelli.

Azioni concrete quelle richieste ai parlamentari da parte dei rappresentanti istituzionali. Due le direttrici individuate da Legnini: la prima è trovare una sistemazione definitiva agli sfollati, poi integrare in un unico blocco sia i processi di ricostruzione post-sisma che quelli dell'alluvione. «Occorrono misure - ha spiegato Legnini - che consentano di sostenere la temporanea sistemazione degli sfollati (attualmente sono 360 quelli ospitati in strutture ricettive, ndr) È necessario prevedere un'esenzione fiscale temporanea per i proprietari di alloggi privati che li cedono in locazione rinunciando ai ricavi della stagione turistica». L'obiettivo di Legnini, almeno per tamponare l'emergenza, è rendere economicamente vantaggioso per i proprietari dare in fitto le abitazioni agli sfollati anziché ai turisti: obiettivo possibile solo con aiuti economici. Poi, nel lungo periodo, il commissario prevede «di incentivare la misura dell'acquisto di edifici alternativi, equivalenti a quelli danneggiati, in luogo della ricostruzione in aree rischiose». È uno dei primi casi in Italia di delocalizzazione di abitazioni in seguito a un alluvione, è stato fatto notare anche dal relatore del Governo, il leghista Giampiero Zinzi.

L'idea di fondo, condivisa anche dai sindaci e da Bonavitacola, è che dopo lo stanziamento dei fondi per 12 milioni di euro assegnati dal governo alla Protezione civile per il superamento dell'emergenza, che i nuovi stanziamenti arrivino direttamente nella contabilità speciale assegnata al commissario Legnini. Come rilevato da Bonavaticola, serviranno poi altri fondi per rafforzare l'Autorità di Bacino dell'Appennino meridionale che conta ora 70 dipendenti su 259 in pianta organica. «Prima del dissesto idrogeologico - ha spiegato il vicepresidente della Campania - andrà risolto il dissesto giuridico e normativo del legislatore che non è in grado di assegnare compiti e responsabilità, quindi non si sa chi debba far cosa». «Un dissesto idrogeologico - come spiegato dal segretario dell'Autorità di Bacino, Vera Corbelli - causato a Casamicciola dalla forte alterazione dei luoghi con una modifica completa del reticolo idrografico». Il picco delle modifiche è intervenuto soprattutto tra il 2000 e il 2004, come si evince dalle mappe mostrate da Corbelli.

Tra le criticità emerse nel corso dell'audizione anche quelle rilevate dal commissario prefettizio di Casamicciola, Simonetta Calcaterra. «Non basta - ha spiegato il viceprefetto - il fondo di quasi due milioni di euro per assicurare al Comune di Casamicciola il gettito dei tributi non versati nel 2022 e 2023 per effetto delle sospensioni previste dal ddl Ischia ai comuni colpiti dalla frana dello scorso 26 novembre. L'ufficio finanziario del Comune di Casamicciola ha elaborato un documento sulla base degli introiti dei periodi corrispondenti delle annualità 2021 e 2022 e ha potuto ricavare un importo presunto, con un'aderenza alla realtà maggiore, per mancato introito di Tari, Imu e addizionale Irpef. Secondo questo calcolo la cifra è di 3,8 milioni a fronte del ristoro previsto nel ddl di 1.7 milioni. Siamo piuttosto lontani». Un elemento emerso anche dalla relazione di Legnini. «Il Comune - è stato spiegato - si troverebbe in difficoltà a garantire ai cittadini i servizi essenziali». A sottolineare il rischio, anche per l'immediato, per le aziende che insistono sull'isola, anche la relazione dei sindaci. 

«Sono già 40 le aziende di Ischia - ha spiegato il sindaco di Forio Francesco Del Deo - che hanno attivato le procedure fallimentari in conseguenza della alluvione». Tutti compatti i sindaci sul dare ampio mandato alla gestione dell'emergenza al commissario Legnini. Ai sindaci si è rivolta la componente del Pd in commissione Ambiente, Chiara Braga: «Vi prego di integrare le vostre relazioni con le ordinanze di demolizione degli edifici abusivi, un aggiornamento degli abbattimenti effettuati e dei piani di protezione civile». Su Ischia è intervenuto ieri in mattinata ad un convegno anche il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. «La casa abusiva in alcuni casi è una concausa, raramente è la causa, questo non ci deve far perdere di vista l'importanza di combattere l'abusivismo, ma a Casamicciola è mancata la manutenzione». Oggi alla Camera è invece prevista l'audizione del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio

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Infine in serata interviene il ministro del Turismo Daniela Santanché: «Adesso insieme a Enit faremo partire una campagna nei mercati di riferimento, per esempio quello tedesco, perché dobbiamo spiegare l'isola non è stata seppellita dal fango. Si parlerà dello splendore di Ischia». Poi l'esponente di Fdi annuncia che verrà ad Ischia tra Natale e Capodanno: «Ci sono strutture ricettive che hanno subito dei danni e questo governo è al loro fianco. Ischia vive di turismo e non dobbiamo perdere la stagione turistica che è alla porte che parte con Pasqua». 

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