Ottaviano, accordo con le Ferrovie: la Casa della Cultura nella vecchia stazione

L'ex linea Cancello-Torre Annunziata

La Casa della Cultura
La Casa della Cultura
di Daniela Spadaro
Lunedì 15 Gennaio 2024, 07:56
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Oltre trenta chilometri di binari in disuso, stazioni e altri stabili abbandonati, rifiuti e degrado. La rete ferroviaria Torre Annunziata-Cancello aspetta da anni di essere recuperata, anche perché attraversa diversi comuni dell'area vesuviana e spesso passa proprio per i centri abitati. Da tempo è in piedi il cantiere per la pista ciclopedonale che da San Giuseppe Vesuviano porta fino a Torre Annunziata, ma ora un'altra importante novità arriva da Ottaviano. La stazione ferroviaria dismessa infatti, sarà data in comodato d'uso al Comune, insieme alle aree pertinenti, comprese quelle aperte destinate al parcheggio.

A darne notizia è il sindaco Biagio Simonetti, che da tempo sta seguendo la questione e che è riuscito a trovare un accordo con Rfi (Rete ferroviaria italiana). Lo stabile e le zone attigue saranno, dunque, gestite dall'amministrazione comunale, che sta già pensando alla loro destinazione. Spiega Simonetti: «È nostra intenzione mettere lo stabile a disposizione delle attività sociali e culturali, magari immaginando di dare una sede a tutte le associazioni. In ogni caso si tratta di una struttura importante, la cui riqualificazione cambierà il volto di tutta la zona di via Ferrovia dello Stato».

La ferrovia Cancello-Torre Annunziata è dotata di ben dieci stazioni (Cancello, Marigliano, Scisciano, Somma Vesuviana, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Boccia Al Mauro, Boscoreale, Torre Annunziata Centrale) per una lunghezza complessiva di 30,928 Km. La linea fu attivata il primo maggio 1885. Nacque con lo scopo di unire la costa con l'entroterra casertano passando per alcuni dei più importanti centri vesuviani.

L'avvento del trasporto su gomma e della Circumvesuviana, nonché l'assenza di collegamenti diretti per Napoli, hanno poi indotto le Ferrovie dello Stato a interrompere progressivamente il traffico sulla linea. Nel febbraio 2006, la linea fu chiusa per lavori, con riapertura prevista nel settembre dello stesso anno; tuttavia, al termine dei lavori non venne ripreso l'esercizio ferroviario. Il 10 ottobre 2014 la linea venne soppressa con decreto numero 420 e al 2015 versa in uno stato di degrado.

La stazione dismessa si trova a ridosso della rete ferroviaria che, invece, è destinata a diventare una pista ciclabile: la Regione Campania ha, infatti, già stanziato i fondi per la pista che da Ottaviano dovrebbe arrivare a San Felice a Cancello. Il cantiere che da San Giuseppe Vesuviano porta a Torre Annunziata (cioè verso la zona costiera del Vesuvio) fu inaugurato diversi anni fa dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, poi però l'iter si è interrotto. Intoppi burocratici e problemi con le ditte aggiudicatarie hanno rallentato la realizzazione dell'opera. Ora la svolta, almeno per l'area che ricade nel territorio di Ottaviano: «Finalmente recuperiamo un bene pubblico e lo mettiamo a disposizione della collettività. Lo facciamo con capacità progettuale e di relazione: è un progetto di cui vado particolarmente fiero», aggiunge il primo cittadino.

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