Ucraina, Pompei “chiama” Kiev: «Insieme per la pace»

Lunedì la visita del console generale d'Ucraina a Napoli Maksym Kovalenko

Il console generale d'Ucraina a Napoli Maksym Kovalenko
Il console generale d'Ucraina a Napoli Maksym Kovalenko
di Raffaele Perrotta
Sabato 2 Settembre 2023, 09:00 - Ultimo agg. 3 Settembre, 09:40
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Pompei chiama Kiev nel segno della pace. La città e il santuario simbolo nel mondo della pace universale si preparano ad accogliere, lunedì mattina, il console generale d'Ucraina a Napoli Maksym Kovalenko che incontrerà il sindaco Carmine Lo Sapio e l'amministrazione comunale. Kovalenko farà anche visita al Parco archeologico di Pompei insieme al direttore Gabriel Zuchtriegel e sarà ricevuto dall'arcivescovo Tommaso Caputo.

L'iniziativa è promossa dal Comune, dallo stesso sindaco e dall'assessore alla Fondazione Pompei e Qualità della vita Marcello Lala.

L'auspicio è che Pompei possa ispirare trattative di pace nella guerra tra Russia e Ucraina e diventare anche sede dei trattati post-bellici. L'incontro, come spiegano gli organizzatori, ha lo scopo «di sviluppare le relazioni internazionali con l'Ucraina, in particolare con la città di Kiev, e di esprimere la massima solidarietà e il supporto al popolo colpito dalla vile aggressione subita dalla Federazione Russa». 

Il console Kovalenko è atteso alle 11 a Palazzo De Fusco, dove incontrerà sindaco e assessori, prima di dirigersi alla città antica e poi in visita al santuario della Madonna del Rosario. «Fermiamo la guerra», è l'appello per l'Ucraina che lancia il sindaco della città icona universale della pace Carmine Lo Sapio. «Ci sentiamo vicini e solidali a tutte le vittime di questo conflitto, alle tante persone di nazionalità ucraina che vivono e lavorano a Pompei che stanno passando momenti di apprensione per i propri amici e parenti. La presenza del console Maksym Kovalenko a Pompei è un segnale importante, perché la nostra è la città simbolo della pace universale», aggiunge il primo cittadino, ricordando come proprio alla pace è «dedicata la facciata del santuario mariano, iniziata nel 1894 e inaugurata il 5 maggio 1901. È stata edificata con il contributo di devoti di tutto il mondo che parteciparono entusiasti al plebiscito voluto dal fondatore di Pompei, il beato Bartolo Longo. Sono certo che l'appello di pace che noi lanciamo da Pompei, unitamente al console generale di Ucraina, avrà degli effetti positivi sul processo di pace». 

 

Sarà lo stesso sindaco ad accompagnare Kovalenko dall'arcivescovo e delegato pontificio monsignor Tommaso Caputo. «L'incontro con sua eccellenza sarà fondamentale per infondere la speranza al popolo ucraino», ha aggiunto Lo Sapio. Un percorso di pacificazione tra i due popoli, russo e ucraino, per cui la città, famosa nel mondo per il patrimonio archeologico e per il santuario mariano, vuole essere protagonista, candidandosi a sede della firma di pace come auspica l'assessore Marcello Lala. «È per me un grande onore ricevere insieme al sindaco Lo Sapio il console generale d'Ucraina a Napoli Maksym Kovalenko. Il Comune di Pompei ha fortemente voluto questa giornata d'incontro per siglare un gemellaggio con la città di Kiev e candidare Pompei a città della Pace. Il nostro obiettivo è quello di rendere Pompei protagonista della trattativa e, magari, dell'eventuale firma dei trattati di pace», dice il responsabile in giunta della Fondazione Pompei e Qualità della vita, sottolineando come «sentiamo la necessità di collegarci alla nostra storia per tornare ad essere protagonisti anche sul piano internazionale, oltre che nazionale». 

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La visita di lunedì mattina, con i tre momenti al Comune, agli scavi e al santuario, sarà caratterizzata da ore di festa, di cultura, di storia e di amicizia da vivere con spirito fraterno e speranzoso, per Pompei e per l'Ucraina. 

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