Catello e Sara sposi, il fatidico sì a Castellammare che batte virus e distanze

Catello e Sara sposi, il fatidico sì a Castellammare che batte virus e distanze
di Maria Elefante
Giovedì 14 Maggio 2020, 11:30
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L'amore vince sulla pandemia e sulle distanze. Sembra una storia di altri tempi, quella di Catello e Sara. Una storia uscita dalle pagine di cronaca del dopoguerra. Lui, marittimo sulle navi mercantili, attende l'imminente imbarco che lo terrà lontano settimane, forse mesi da casa. Lei, che ha atteso per anni il sogno dell'abito bianco in chiesa, ha trascorso le lunghe giornate del lockdown alla ricerca di un abito sul web che potesse sostituire quello che aveva scelto con accuratezza e che attendeva ancora l'ultima prova da fare in boutique. L'amore non ha arretrato. Catello e Sara hanno pronunciato il loro sì in Comune, con la mascherina, in una sala consiliare deserta dove è stato possibile mantenere le distanze di sicurezza. Così a poco più di 30 anni, Sara e Catello il 10 maggio sono diventati una famiglia.

Prima che il virus sostituisse il suono delle sirene a quello delle campane, Sara e Catello avevano pianificato tutto. La chiesa, il ristorante, gli abiti e le bomboniere. Domenica hanno infilato le fedi in un clima surreale. Lei ha indossato un vestito grigio perla acquistato online, lui un abito scuro prestato dal papà perché il sarto non ha potuto continuare a confezionare quello scelto per il gran giorno. «Ma quando tutto sarà finito ci sposeremo in chiesa con il rito cattolico, intanto avevamo scelto il nostro giorno che nel 2020 coincideva con la festa della mamma e con quella di San Catello che sarebbe dovuto uscire in processione, era un giorno per noi ricco di significati e non volevamo rinunciarci - dicono - È stato emozionante vedere la gioia negli occhi delle persone che hanno assistito, così come è stato emozionante vedere tutti i vicini di casa affacciati ai balconi per condividere con noi quel momento». Si parla con gli occhi, in tempo di pandemia. I sorrisi coperti da mascherine chirurgiche lasciano spazio alla luce che illumina gli sguardi. «Stiamo insieme da due anni e mezzo racconta Sara abbiamo deciso di sposarci l'anno scorso. Nel primo periodo della nostra storia siamo stati lontani circa un anno. Io e Catello ci siamo fidanzati e lui dopo un mese è partito sulle navi mercantili. Prima in Australia, poi in Sudafrica. Ci parlavano una volta alla settimana per un quarto d'ora grazie a un telefono satellitare». Lo sconforto non è mancato. «Pensavamo di farcela per fine maggio spiega Sara non pensavamo fosse così dura. Per un momento abbiamo pensato di rimandare. Dovevamo sposarci in chiesa, nella parrocchia della Natività Maria Vergine a Pacognano, poi festeggiare in un locale a Vico Equense». La cerimonia è durata poco più di 20 minuti, e grazie agli spazi della sala consiliare messa a disposizione dal sindaco Gaetano Cimmino, che ha officiato, è stata possibile la presenza dei genitori. «Per noi era importante solo sposarci, avevamo deciso e per noi contava questo, una festa si rimanda» dice Sara mentre racconta con occhi sognanti il viaggio di nozze che avevano programmato. «Costa Azzurra, Nizza e poi Parigi, tra romanticismo e la tappa obbligatoria a EuroDisney. Perché in fondo siamo eterni bambini».

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