Napoli, Via Galileo Ferraris abbandonata tra rifiuti e inciviltà

Sporcizia, vestiti, bottiglie in pieno giorno nella favela di via Galileo Ferraris, a due passi dall'ingresso dell'autostrada.
Sporcizia, vestiti, bottiglie in pieno giorno nella favela di via Galileo Ferraris, a due passi dall'ingresso dell'autostrada.
di Alessandra Martino
Mercoledì 3 Novembre 2021, 19:26
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Invecchia in fretta, piazza Garibaldi. L'idillio non è mai arrivato: il flop del progetto di restyling e del suo modello di tutela collettiva in cui imprenditori, migranti e cittadini contribuiscono alla salvaguardia dell'area, è la realtà quotidiana sotto gli occhi di tutti.

Qui ognuno fa quello che vuole, come vuole. I turisti diretti dalla stazione alla statua di Garibaldi sono costretti allo slalom tra immondizia, verde ingiallito, mercatini di cianfrusaglie, letti di fortuna ed escrementi umani freschissimi prodotti davanti ai loro occhi.

Non c'è pace per piazza Garibaldi. L'agorà, biglietto da visita della città, è in preda all'incuria e al degrado. Sporcizia, vestiti, bottiglie in pieno giorno nella favela di via Galileo Ferraris, a due passi dall'ingresso dell'autostrada.

Il marciapiede da percorrere per arrivare nella Stazione centrale, è diventato un accampamento a cielo aperto con materassi, cartoni dove dormono clochard, abbigliamento lasciato in ogni dove.

L'area è ormai uno sversatoio di rifiuti da mesi. «Questo tratto di via Ferraris è frequentato da persone abbandonate alle peggiori condizioni igienico sanitarie - spiega un residente - i cittadini sono costretti ad assistere ogni giorno a scene di degrado sociale e umano».

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Da mesi, i titolari del Patronato, ITAL UIL, di via Galileo Ferraris, si ritrovano all’apertura della struttura, a dover ripulire la discarica a cielo aperto che si forma durante la notte.  È chiaro che tutto ciò è limitante. L’utilizzo del portico dell’istituto creato per l’appunto affinché qualsiasi cittadino possa avere consulenza e assistenza. È una condizione a dir poco incresciosa per l’attività e per il decoro che ognuno cerca di avere e mantenere per il proprio negozio e non solo.  

«Siamo costretti a vedere di tutto dai balconi. Bivacco, spaccio di droga e atti osceni sotto gli occhi di tutti – denuncia un residente- Abbiamo segnalato più volte la situazione ai servizi sociali, ma nessuno è intervenuto».

Oggi la piazza è consegnata alla gente che vive per strada, è già in stato di abbandono. Nessuno garantisce sicurezza in piazza Garibaldi. Quello che poteva essere non è stato. E i fatti parlano del fallimento del progetto di «tutela collettiva» invocato e promesso dal Comune a ridosso della consegna della piazza.

Nessun controllo di responsabilità dal basso, in zona stazione, ma un degrado che avanza e peggiora in un'area edificata da poco, ma che già non è più nuova. 

Ciò che si chiede è che qualcuno si faccia carico del problema e si attivi, oltre che a parole, anche concretamente per arrivare ad una soluzione per tutti.

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