Fiera del cioccolato a Napoli, è scontro sugli stand: «Vomero deturpato»

Alta tensione nel giorno dell’inaugurazione della kermesse

La fiera al Vomero
La fiera al Vomero
di Gennaro Di Biase
Sabato 11 Febbraio 2023, 00:18 - Ultimo agg. 17:05
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Amore e dolci al Vomero, ma conditi da qualche polemica. Cuori con la freccia di Cupido a illuminare via Scarlatti e fermata del bus soppressa. Panchine “tombate” e cioccolata da tutto il Paese, in particolare dal Nord dello Stivale. Platani abbattuti e laboratori per i più piccoli. È partita ieri, e durerà fino al 14 febbraio, giorno di San Valentino, la fiera (14esima edizione) di Vomero Chocoland, l’appuntamento con il cioccolato artigianale e la pasticceria, un cult della stagione commerciale della Municipalità 5, patrocinato dall’assessorato alle Attività Produttive di Palazzo San Giacomo (l’assessore Teresa Armato era presente all’inaugurazione) e che quest’anno si avvale anche della partnership di Confcommercio Vomero Arenella “Imprese Collinari”. 

Cioccolato in prevalenza dal Nord nel cuore del Vomero. L’evento è stato organizzato dall’associazione D2 eventi, che già si era occupata del villaggio natalizio allestito al Centro direzionale. In tutto 46 stand (compresi 8 punti non commerciali, dedicati ai laboratori), 16 vigilanti privati, con spese a carico della D2 che provvederà anche al pagamento dell’occupazione di suolo pubblico e ai costi degli straordinari della polizia municipale. «Siamo felicissimi di aver proposto la 14esima edizione di Vomero Chocoland nella sua versione originale - spiega Clementina Cozzolino, presidente della Municipalità 5 - L’anno scorso eravamo ancora in periodo di restrizioni Covid e la fiera ebbe luogo, in forma ridotta, in centro. Accogliamo oggi un bel segnale per la ripresa del territorio. Sarà anche un’occasione per i bambini, che potranno svolgere attività ludiche come i laboratori del cioccolato cui hanno aderito le scuole dell’infanzia del territorio. Ci sono i migliori sapori d’Italia, con stand che arrivano in prevalenza dal Nord. Speriamo di toccare le 500mila presenze fino a San Valentino». «Sostenere questi eventi - spiega il presidente dell’associazione dei commercianti e membro del direttivo Confcommercio Campania Georgia Forte - è indispensabile per sviluppare quel calendario su cui lavoriamo da mesi e che permetta al nostro grande centro commerciale a cielo aperto di essere attrattivo 365 giorni all’anno». 

Cioccolato e critiche, dicevamo. «Per far spazio agli stand, molte panchine dell’area pedonale sono state ostruite. E la fermata e lo stazionamento dei taxi di piazza Vanvitelli sono stati soppressi - dice Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari - L’altro giorno, oltretutto, sono stati eliminati alcuni platani centenari in via Scarlatti e via Giordano, proprio in vista della fiera. Al Vomero vanno rilanciati gli eventi culturali anziché quelli legati al cibo, e vanno protetti i negozi storici che continuano a fallire. Due negozi hanno chiuso proprio la settimana scorsa negli stessi spazi degli stand». «Ancora una volta le centralissime piazza Vanvitelli e via Scarlatti sono state invase dall’ennesima sagra del food - dichiarano i consiglieri municipali verdi Rino Nasti e Luca Bonetti - Sembra quasi che ci sia un costante tentativo di eludere la normativa in materia di definizione delle aree mercatali.

La vivibilità di questi spazi, che devono sempre essere lasciati liberi, è necessaria a bilanciare il caos del traffico in altre parti del quartiere. La proliferazione di tavolini e gazebo già costituisce una sottrazione permanente di spazio ai pedoni, ma il susseguirsi di fiere e sagre paesane contribuisce solo a mortificare la vocazione culturale del quartiere. Proprio al Vomero risalta l’abbandono che contraddistingue le aree mercatali, che andrebbero migliorate, adeguate alle esigenze dei tempi e rese un reale volano di attività complementari alla vocazione culturale primaria del quartiere».

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