Covid, focolaio in una scuola di Napoli. Mamme in ansia: ​«I nostri figli non sono più al sicuro»

Covid, focolaio in una scuola di Napoli. Mamme in ansia: «I nostri figli non sono più al sicuro»
di Oscar De Simone
Giovedì 18 Febbraio 2021, 15:16 - Ultimo agg. 19:49
3 Minuti di Lettura

«Ci sono positivi tra i bambini, le insegnati ed un'assistente scolastica. La situazione ormai ci preoccupa e crediamo che i nostri figli non siano più al sicuro». Con queste parole le mamme di alcuni alunni della scuola primaria e dell'infanzia Ada Negri, in via Giambattista Manso nel quartiere Mercato, hanno commentato la situazione relativa ai contagi nella scuola. Una serie di casi riscontrati nei giorni scorsi e che hanno messo in allarme i genitori dei diversi plessi dell'istituto comprensivo del Moricino. «Abbiamo fatto fare i tamponi ai nostri figli per stare sicuri – affermano Jessica e Luisa – ma dopo una settimana si parlava già di nuovi positivi. A questo punto non sapendo più che fare, per evitare altri problemi, abbiamo deciso di non mandarli più a scuola. Una scelta drastica ma dettata da un timore che sentiamo sempre più reale anche perchè, se i nostri figli non sono tutelati non abbiamo altre alternative. Non possiamo rischiare di portarci a casa il virus in una situazione che vediamo in netto peggioramento. Va fatta chiarezza e vogliamo capire perchè non riusciamo a ad avere informazioni utili, se non da qualche voce di corridoio. Siamo allarmate. Non si può andare avanti così. Senza sapere le cose come stanno e se i casi covid tra il personale ed i bambini sono in aumento». 

Video

Parole dure che però – come replicano dall'istituto – non corrisponderebbero alla realtà. La situazione infatti sarebbe meno grave e tutt'altro che allarmante. «Abbiamo tutto sotto controllo – afferma la dirigente Giuliana Zoppoli – ed in questi giorni abbiamo registrato solo tre maestre positive in un plesso, di cui una già negativa e due in fase di ripresa.

Tra i bambini invece abbiamo solo due casi avvenuti all'esterno dell'istituto e che – almeno sino ad ora – non hanno provocato altri contagi. La nostra rigidità nel far rispettare le regole, ha fatto si che il virus non si diffondesse ma certamente, se dovessimo riscontrare anche nuove varianti più contagiose, gli spazi e le distanze di sicurezza che abbiamo predisposto andrebbero riviste».

© RIPRODUZIONE RISERVATA