Maria Chiara ha 26 anni, sorride felice con la sua corona da dottoressa sulla testa. Si è appena laureata - 110 e lode - in lingue per la comunicazione e la cooperazione internazionale all'università Suor Orsola Benincasa ed è pronta a mettersi al lavoro. Che cosa potrà fare, esattamente, Maria Chiara non lo sa ancora. Sa invece che ha gran bisogno di un lavoro che le consenta di continuare a coltivare le sue passioni - le lingue e la musica - e, insieme, le dia la possibilità di stare a contatto con la gente: odia la solitudine e rinasce quando può condividere il suo tempo con gli altri. Parla tre lingue in maniera impeccabile: l'inglese, lo spagnolo, e il francese che, per lei, è quasi come l'italiano. «La tesi - racconta mamma Iaia - l'ha scritta così, in francese dalla prima all'ultima riga, grazie anche alla straordinaria dedizione del suo relatore, il professor Ciro Ranisi, a cui va il merito di averla fatta appassionare allo studio senza mai farle avvertire alcuna difficoltà». Ma andiamo con ordine. La storia di Maria Chiara comincia 26 anni fa quando la piccola nasce che aveva appena compiuto sei mesi: «Parto prematuro - racconta ancora Iaia Caputo - colpa di un distacco di placenta. E le conseguenze sono state gravi: cecità e tetraparesi spastica». Una condizione di salute complessa, quella della piccola Maria Chiara, che però non ha scoraggiato la mamma e il papà: «Ho lasciato il lavoro per dedicarmi solo a lei - aggiunge la Caputo - e così, un po' alla volta, sono riuscita a tirarle fuori e sue passioni e le sue propensioni, tra cui le lingue, alle quali ha cominciato a dedicarsi fin da bambina».
Nessun dubbio dopo la scuola media.