Metropolitana di Napoli, solo tre treni in funzione tra porte rotte e luci di controllo fulminate

Metropolitana di Napoli, solo tre treni in funzione tra porte rotte e luci di controllo fulminate
di Paolo Barbuto
Venerdì 29 Ottobre 2021, 12:00 - Ultimo agg. 21:27
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A centinaia si sono ritrovati alla banchina delle stazioni, biglietto già timbrato, in attesa di un treno che non è passato mai: la Linea 1 della metropolitana di Napoli, ieri mattina ha raggiunto il punto più basso dal giorno in cui è stata inaugurata: dei soli sei treni rimasti a disposizione, tre si sono fermati per guasto e l'Anm è stata costretta ad alzare bandiera bianca e sospendere per qualche ora il servizio in attesa delle riparazioni.

Dall'inizio di ottobre sono state già otto le giornate segnate da ritardi, limitazioni di circolazione e blocchi totali del traffico alla Linea 1: i viaggiatori ormai sono abituati ai quotidiani disagi della Metro.

Per cui ieri, fin dal primo mattino s'era intuito che sarebbe stata un'altra giornata difficile per il trasporto su ferro cittadino: la circolazione è stata limitata alla tratta Piscinola-Dante, quella che resta attiva quando i treni sono pochi e la possibilità di accogliere passeggeri è ridotta. 

Sembrava che sarebbe stata una giornata come un'altra fatta di attese infinite e disagi, invece quella di ieri è stata la giornata in cui probabilmente la Linea 1 ha toccato il fondo.

Poco dopo le nove del mattino un ultimo guasto ha decretato la sospensione totale del servizio: un treno ha avuto un problema all'apertura automatica delle porte. Impossibile tenerlo ancora in linea, necessario rimandarlo in deposito per le riparazioni. Così i treni a disposizione sono rimasti solo tre ed è stato impossibile far proseguire il servizio.

Dopo le undici s'è verificato un piccolo miracolo. Due dei tre convogli fermi in deposito sono stati rimessi in servizio e la circolazione è, miracolosamente, ripartita sull'intera tratta della metropolitana. Ma l'emozione è durata pochissimo perché dopo qualche ora un altro treno ha alzato bandiera bianca e l'azienda è stata costretta a imporre nuovamente una circolazione limitata alla tratta Piscinola-Dante.

Infuriati i passeggeri, molti dei quali sono stati avvisati della sospensione della circolazione quando avevano già raggiunto le banchine. Così al danno per l'impossibilità di utilizzare la metro, s'è aggiunta anche la beffa di aver timbrato il biglietto (e quelli per la corsa singola non vengono rimborsati nemmeno in caso di sospensione del servizio): in pratica, ieri centinaia di napoletani hanno speso un euro e dieci centesimi solo per andare ad aspettare il treno della metro, senza riuscire a prenderlo. 

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Assoutenti, tramite il rappresentante Antonio Di Gennaro ha in animo di chiedere interventi a tutela dei passeggeri che, con una frequenza sempre maggiore, sono costretti a rinunciare alla metropolitana oppure si trovano su convogli che non raggiungono le destinazioni previste per via delle limitazioni alla circolazione.

Sembra che l'iter burocratico per far entrare in servizio i nuovo convogli costruiti in Spagna sia al rush finale. Dopo aver letto le relazioni sull'incidente di luglio, che impose la sospensione di ogni attività, il Ministero starebbe per dare il permesso di riprendere le prove tecniche sui binari.

Le prove, generalmente, avvengono in orario notturno, ma per raggiungere il numero di chilometri necessario all'ottenimento dei permessi, il Comune sta per chiedere il permesso di far muovere i nuovi treni anche di giorno. Procederebbero, alternati ai treni in servizio muovendosi a luci spente e, ovviamente, senza sostare alle stazioni.

Sarebbe una strada utile per arrivare al traguardo della messa in servizio, ma struggente per i napoletani che, in attesa sui binari, vedrebbero sfrecciare i nuovo convogli sapendo che loro dovranno accontentarsi ancora di quelli vecchi e malandati.

Se le prove andranno a buon fine, i moderni vagoni potrebbero entrare in servizio entro gennaio anche se l'Anm spera di poterli utilizzare già entro dicembre. 

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