Napoli, il cantiere-caos a Chiaia:
«Non andava aperto»

Napoli, il cantiere-caos a Chiaia: «Non andava aperto»
di Paolo Barbuto
Giovedì 14 Gennaio 2021, 09:53
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Il delirio di traffico a Chiaia è stato dirompente e s'è trascinato dietro una lunga scia di accuse e polemiche: aprire un nuovo cantiere di lavori, creando una strettoia in un percorso che è già una soluzione temporanea, per via della chiusura della Galleria Vittoria, è stata giudicata, da molti, un'iniziativa priva di buonsenso. Così è partita la caccia al responsabile della decisione, caccia nella quale è stato coinvolto anche il corpo della polizia municipale che, hanno spiegato in tanti, avrebbe dovuto far presente al Comune il caos che si sarebbe creato. Insomma, alla fine, come al solito, nel mirino sono finiti i vigili che stanno per strada a prendersi le maledizioni degli automobilisti.


LA RABBIA
Però a finire sulla gogna gli agenti municipali di Napoli non ci stanno, così dalle stanze della polizia municipale è cominciata a filtrare la rabbia per una decisione presa dal Comune in piena autonomia e nella quale i vigili non sarebbero assolutamente coinvolti.
Le parole vengono fatte trapelare da varie fonti ma sono tutte precise, tanto da andare dritte al punto: «Basta con la crocifissione della polizia municipale ad ogni difficoltà nella viabilità. In questo caso noi non c'entriamo perché le responsabilità per questa decisione vanno cercate lontane da via de Giaxa».
Così si materializza un racconto denso di dettagli dal quale emerge che in fase di preparazione del cantiere sono state organizzate molte riunioni organizzative nel corso delle quali i rappresentanti della polizia municipale, di volta in volta chiamati a partecipare, hanno dato parere negativo all'avvio di quei lavori a via Chiatamone.

Inizialmente la posizione è stata manifestata sotto forma di consiglio per evitare problemi, poi man mano che le riunioni si susseguivano, il consiglio è stato trasformato in motivato parere negativo da parte della polizia municipale. Ma anche di fronte a un netto parere negativo, palazzo San Giacomo ha deciso di andare avanti.


LE RESPONSABILITÀ
Il fatto che il Comune non abbia preso in considerazione il parere dei vigili ha un sapore amaro per il Corpo: da una parte c'è un sottile sentimento di umiliazione per il fatto di essere bistrattati, considerati come non utili a dare suggerimenti sulla viabilità, dall'altro c'è un sentimento di frustrazione perché, a dispetto dell'impegno totale e costante, ci sono occasioni, come questa, in cui la polizia municipale non viene tenuta nella giusta considerazione. Sul punto, la presa di posizione è decisamente vivace da parte delle fonti non ufficiali di via de Giaxa: «Ci sono funzioni non nostre, demandate ad altre Strutture che si assumono in ogni sede la responsabilità di quello che fanno. A differenza del passato noi assolviamo alle nostre con onore e dignità e non c'è niente di umiliante se altri fanno attività di loro competenza non condividendo le nostre posizioni. Le responsabilità del resto le assumono loro. È corretto però raccontare le cose come stanno».


IL DITO PUNTATO
Insomma, nessun tipo di imbarazzo di fronte alla scarsa considerazione mostrata da palazzo San Giacomo nei confronti del parere della polizia municipale. Un pizzico di rabbia per la sottolineatura fatta ieri proprio dal nostro giornale che si chiedeva come mai i vigili non avessero provato ad aprire gli occhi all'amministrazione su una questione di viabilità così delicata: «La funzione di aprire gli occhi non esiste e poi, se esistesse, dovrebbe valere su ogni argomento dell'Ente», spiega, astiosa, la fonte della municipale.
Ma chi è che non ha tenuto in considerazione il parere dei vigili al momento di decidere l'apertura del cantiere? Anche su questo fronte dalle maglie del Corpo filtrano indicazioni precise e puntuali: «C'è un Servizio traffico e viabilità che ha la funzione di stabilire i dispositivi di traffico - dice il referente in divisa - e c'è anche un Servizio Strade che ha disposto i lavori non tenendo conto delle segnalazioni. Probabilmente è a uno di quegli uffici che va chiesto il motivo dell'apertura di quel cantiere, non certo alla polizia municipale che aveva previsto con precisione quel che sarebbe accaduto e aveva avvisato tutti senza essere ascoltata».

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