Napoli, la guerra (perduta) contro le buche: dopo dieci giorni l'asfalto si dissolve

Napoli, la guerra (perduta) contro le buche: dopo dieci giorni l'asfalto si dissolve
di Paolo Barbuto
Martedì 5 Febbraio 2019, 07:30
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Hai voglia a gettare asfalto: a Napoli le buche hanno sette vite come i gatti, risorgono dalle loro stesse ceneri come l'Araba Fenice, sono eterne e si fanno beffa di cittadini e amministratori. Quello che vedete nelle tre foto in sequenza è Corso Meridionale: la foto col cassonetto al centro della strada era diventata il simbolo della nostra ultima denuncia a fine gennaio, il giorno seguente venne ricoperta, ieri l'abbiamo ritrovata esattamente com'era dieci giorni fa. Ci perdonerete, ma non riusciamo a non pensare che si tratta di uno scandalo.
 
Proprio l'episodio di Corso Meridionale, che ci convinse a riproporre l'annoso tema delle buche pericolose, fece montare la consueta polemica. Da Palazzo San Giacomo l'assessore Calabrese rispose piccato che la situazione era sotto controllo; venne spedita la squadretta del Pis, il pronto intervento stradale del Comune, a spalmare un pizzico d'asfalto su quel fosso, venne cancellato lo scorno del cassonetto al centro della strada per segnalare il pericolo.

Poi vennero i giorni delle giustificazioni e delle sferzate: «La situazione non è così drammatica come dite voi del primo giornale cittadino», tuonò l'assessore Calabrese che proprio sullo specifico tema dell'inutilità della copertura d'asfalto sulle buche precisò: «Il capitolato d'appalto con la Napoli Servizi (interamente partecipata dal Comune, ndr) che si occupa del pronto intervento stradale, è preciso: devono rispettare norme severe sia per stendere l'asfalto a freddo che quello a caldo. Se il lavoro viene fatto con precisione, resiste a lungo». Sulla lunga resistenza dello specifico lavoro di Corso Meridionale lasciamo che siate voi lettori ad esprimervi. Noi ci limitiamo a mostrarvi le foto, in attesa di ulteriori chiarimenti da Palazzo San Giacomo.

Ovviamente continuiamo a guardarci intorno e ringraziamo i lettori che ci segnalano le strade devastate che incontrano lungo i loro percorsi quotidiani.

Le segnalazioni più pressanti, attualmente, giungono dal piazzale antistante l'ospedale Cardarelli sul quale si sta creando un dissesto che si allarga di giorno in giorno e che, per adesso, rappresenta un pericolo reale e grande soprattutto per i centauri, anche se basterà qualche altro giorno di disattenzione per far aumentare il degrado e rendere pericolosa la situazione anche per le auto.

Tante segnalazioni anche dal Vomero, ma in cima alla lista c'è la zona industriale che, essendo ai margini della città, riceve poche attenzioni e pochi interventi, eccezion fatta per quelli ampi e istituzionali.

Chiusa finale ancora sul tema delle buche che si rigenerano. L'assessore Calabrese spiegò, con entusiasmo, che il «Pis» ha effettuato 17mila interventi solo nel 2017. Se le cose funzionano come su Corso Meridionale, con una copertura alla stessa buca ogni dieci giorni, diventa comprensibile il numero elevatissimo di interventi.
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