Napoli, ecco piazzetta Masullo: il filosofo nella sua agorà

Napoli, ecco piazzetta Masullo: il filosofo nella sua agorà
di Titti Marrone
Sabato 10 Luglio 2021, 08:29 - Ultimo agg. 18:55
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Il posto è quello giusto: una piazzetta - lo slargo a destra uscendo dalla funicolare centrale al Vomero - davanti alla libreria Iocisto, ai piedi della scala di via Cimarosa. Giusto perché il filosofo Aldo Masullo amava sostare qui, tra i libri, dopo essere partito dalla sua casa di viale Michelangelo, per poi passeggiare lungo le strade della città, cittadino tra i cittadini, sempre disposto al saluto ed allo scambio di commenti. Come un filosofo peripatetico a suo agio nell'agorà, da quelle camminate traeva osservazioni, spunti di riflessione, tra il Vomero e giù Napoli, in un movimento riecheggiante l'abituale discesa di Socrate al Pireo nel Simposio platonico. Giusto perché in questo spazio, qualche anno fa, Aldo Masullo tenne una memorabile lezione sull'amore, dal pensiero greco alla contemporaneità, che incantò oltre un centinaio di napoletani. 

E a poco più di un anno dalla morte del filosofo, sotto un sole implacabile che non ha scoraggiato una fitta folla riunita per festeggiare, ieri mattina è stata inaugurata «Piazzetta Aldo Masullo - filosofo-accademico-politico». Ed è stata davvero una festa, nient'affatto formale, molto sentita, allegra e anche priva di connotazioni elettoralistiche. C'era l'assessora alla Toponomastica e candidata sindaca Alessandra Clemente, che si è impegnata non poco per concludere l'iter dell'intitolazione, sorridente e silenziosa dietro la mascherina. All'assessora alla Cultura Annamaria Palmieri è andato il compito d'introdurre, ricordando l'alto profilo del filosofo indicato, nella targa, con una triplice scansione di identità (filosofo-accademico-politico), appropriata per un uomo che ha fatto del pensiero una bussola di vita, è stato maestro capace di lasciare un segno forte nel mondo universitario, ha affrontato l'agone politico senza tirarsi indietro nei momenti più duri. Per la famiglia ha preso la parola Carlo Masullo, riconoscibile dall'inconfondibile fisionomia che restituisce l'immagine del filosofo nella maturità.

Il figlio, anche a nome dei fratelli Paolo e Lorenzo, ha voluto soprattutto ringraziare il Comune, il prefetto - assente con gran rammarico per un impegno istituzionale - la commissione toponomastica e «tutti quelli che si sono resi promotori dell'iniziativa, inclusi i tanti cittadini napoletani che, con sincera convinzione e filosofico spirito d'amore per il libero pensiero, l'hanno sostenuta». 

In piazzetta s'incontravano Paolo De Luca, presidente della Municipalità Vomero a sua volta impegnato per condurre in porto l'intitolazione, l'assessore Luigi Felaco, il libraio Alberto Della Sala che ha avuto un ruolo importante nell'idea dell'intitolazione e tanti fan di Masullo. Non poteva mancare Nino Daniele, grande amico del filosofo nato ad Avellino ed ispiratore della cittadinanza onoraria assegnata nel 2018, tra i primi firmatari dell'appello lanciato lo scorso anno e che aveva raggiunto quasi mille sottoscrittori, da Toni Servillo a Roberto Esposito, Sylvain Bellenger, Lorenzo Marone, Marisa Laurito, Maurizio de Giovanni. Masullo avrebbe apprezzato le parole di de Giovanni, l'amico scrittore che ha indicato l'importanza, per una città, del senso di accoglienza che a Napoli si salda con il rifiuto dell'intolleranza. «Questa piazza è il luogo adatto a ricordare Aldo Masullo anche perché qui c'è la sua libreria da cui è partita l'iniziativa di intitolargli la piazza e che è ormai un presidio culturale della città», ha concluso. La presidente di Iocisto, Claudia Migliore, ha ricordato proprio la scintilla partita dal ricordo della presenza di Aldo Masullo nella libreria, mentre la segretaria generale dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Fiorinda Li Vigni, ha annunciato un'importante iniziativa che si terrà in febbraio. Dalla collaborazione con l'Istituto fondato da Gerardo Marotta è venuto anche un preziosissimo QRCode, apposto sull'insegna della piazzetta, cui ci si può collegare con lo smartphone per accedere a un denso profilo del filosofo tratto dalla banca dati on line realizzata grazie a Fiorinda Li Vigni. Le conclusioni sono venute dal sindaco Luigi de Magistris, che ha evidenziato come, per arrivare all'intitolazione, sia stata «necessaria una deroga a una regola piuttosto ferrea. Ma si è attuata perché si è colto un sentimento popolare diffuso, e uso il termine popolare perché per me la cultura è forte se popolare, non aristocratica e capace di arrivare a tutti. Come accadeva con Masullo, sempre presente nel dibattito sulla città e la politica comunale, a volte a sostegno, a volte in modo critico. Ma è grazie a persone come lui che Napoli non sarà mai la città del pensiero unico, della narcosi delle coscienze». 

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