Napoli, via Manzoni assediata da buche e degrado

Napoli, via Manzoni assediata da buche e degrado
di Gennaro Di Biase
Domenica 28 Aprile 2019, 09:00
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Via Manzoni non sa dove guardare: se dal lato del Vomero, dove una voragine ha spazzato via il centro della carreggiata lasciando un cratere profondo tre metri, o dal lato di Posillipo, dove tra le teste mozzate degli alberi ci sono marciapiedi e corsie che sembrano essere saltati in aria dopo lo scoppio di decine di mine. In mezzo, via Manzoni è buche e belvedere, sole del pomeriggio e furti denunciati dai commercianti preoccupati. Ristoranti e transenne abbandonate a caso tra le erbacce. Immondizia mal ritirata e un incivile come diffuso turismo del sacchetto. In strada si trovano un mobile, uno stendino, una sorta di tappeto. Il cosiddetto «salotto buono» è abbandonato contro un muro. E non è tutto, purtroppo: pulizia e voragini a parte, i commercianti «pluriderubati» chiedono più controlli.
 
Sul posto, ieri pomeriggio, i tecnici della Protezione civile e una pattuglia di vigili urbani a regolare il traffico. Con la carreggiata off limits, le macchine procedono in senso unico alternato all'altezza del civico 34. La voragine è larga quasi due metri e profonda almeno tre. Si è spalancata venerdì intorno alle 12 dopo il passaggio di una spazzatrice Asia rimasta incastrata nel buco. Dinamica identica a quella della voragine di metà febbraio in via Petrarca.

Nel buco di via Manzoni c'è un uomo, un tecnico: «Allontanatevi - dice - Qua sotto è tutto vuoto». «Stiamo ancora verificando l'accaduto - aggiunge un collega - Probabilmente c'è anche un'infiltrazione d'acqua che è arrivata qui da un vicolo». «Qui ci sono stati i lavori per la fibra ottica due mesi fa - ricorda Enzo Cantore, del negozio di animali - Forse non hanno fatto un buon lavoro. Se passava un bus poteva essere una tragedia». «Forse i lavori non sono stati fatti come si deve - ipotizza anche il tabaccaio Pasquale Gallo - Le auto non sanno dove parcheggiare, e gli affari degli esercizi commerciali ne risentono».

Via Petrarca, piazza Leonardo, via Portici, Galleria Vittoria: sono solo le ultime - e più celebri - voragini delle migliaia di buche che si aprono ogni anno in città. A queste si aggiunge ora il cratere di via Manzoni. Ma nella strada posillipina, in realtà, le crepe nel manto stradale, specialmente nel tratto di più prossimo al Virgiliano, sono la regola e non l'eccezione. Il campo di Waterloo alla fine della battaglia: le radici degli alberi - molti dei quali ora mozzati a causa delle bufere e dei virus - hanno distrutto e divorato la carreggiata. Camminare, in questo tratto, è quasi impossibile a piedi e un'impresa stoica per gli pneumatici delle automobili. Ma non solo: anche poco prima del Fatebenefratelli, i marciapiedi sono più crepe che asfalto. Davanti al pronto soccorso si vedono un'aiuola curata, cartacce in strada e parcheggiatori abusivi a regolare il flusso di auto. «Via Manzoni è caotica, e anche a livello di pulizia lascia a desiderare - sospira una residente, Anna Ingaggi - È molto più pulita via Caravaggio. Perché questa differenza? Eppure via Manzoni è via Manzoni». I cassonetti traboccano di immondizia che in molti casi non è stata ritirata né è ben differenziata. Molti sacchetti si trovano abbandonati anche lontano dai punti di raccolta. Altro problema, quello degli escrementi dei cani che spuntano come funghi.

Parecchi commercianti sono tesi, e non solo per le buche o per la pulizia che «lascia a desiderare». Vincenzo Varlese, dell'omonima pizzeria gourmet in via Manzoni, parla di «scarsa illuminazione, marciapiedi tutti rotti, traffico bestiale nelle ore di punta, dove non si trova parcheggio a pranzo e in prima serata. Siamo abbandonati a noi stessi. Io sono stato derubato due volte di recente: furto con scasso, come il locale di fianco e il bar poco più giù. Dopo mezzanotte in via Manzoni non c'è un'anima viva, e non ci sono nemmeno controlli. Ad agosto scorso ho avuto 6mila euro di danni, rubarono televisori e distrussero l'ingresso della pizzeria. Per questa estate mi sono attrezzato: ho fatto installare la videosorveglianza e messo le porte blindate». «Servirebbero più forze dell'ordine, più bidoni dell'immondizia e più polizia municipale», aggiunge ancora il commerciante Enzo Cantore. Il panorama di via Manzoni resta intatto e stupendo, insomma, ma la bellezza non elimina i problemi.
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