Verde, parchi nel degrado a Napoli: «I progetti restano al palo»

Virgiliano, Villa e Floridiana nel caos tra erbacce incolte, percorsi vietati e rifiuti

Verde, parchi nel degrado a Napoli
Verde, parchi nel degrado a Napoli
di Gennaro Di Biase
Domenica 29 Gennaio 2023, 23:45 - Ultimo agg. 31 Gennaio, 07:59
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Tanti i progetti fioriti all’orizzonte, anche se intanto il verde cittadino resta a secco: giardini ingialliti, aree interdette, alberi decapitati e incuria dilagante. Parliamo nello specifico di tre dei parchi principali della città: il Virgiliano, il cui restyling «potrebbe partire il prossimo autunno», spiega l’assessore al Verde di Palazzo San Giacomo Vincenzo Santagada. Per la Villa Comunale, che necessita da anni di un restauro botanico e monumentale, si preannuncia una ristrutturazione da «8 milioni», che il sindaco e la giunta presenteranno nel dettaglio nelle prossime settimane. Entrambi i progetti sono rallentati da burocrazia e varianti. In terzo luogo, circa il «40%» della Floridiana è off-limits. Da troppi anni. 

Come riportato dal Mattino nei mesi scorsi, il Virgiliano, come la Villa Comunale, non era stato ammesso ai finanziamenti del pnrr. Il Comune, dunque, era corso ai ripari presentando un piano da «1,7 milioni» per il restyling. Ma i problemi, intanto, sono enormi: «Mancano l’acqua e un impianto di irrigazione nella parte superiore - spiega Gianni Caselli di Europa Verde, assessore all’Ambiente della Municipalità 1 - e i titolari degli chalet non hanno servizio idrico. I pini decapitati non si contano più. La zona dell’anfiteatro è distrutta, con una scultura in legno che rischia il crollo. Le giostrine sono quasi tutte interdette. Il campo sportivo funziona, ma i gestori chiedono di svincolare l’accesso all’area dall’allerta meteo, a causa del calo di presenze dovuto alle chiusure continue imposte dal clima». Insomma, come viale Virgilio - dove, dopo i dubbi sui pini espressi di recente dagli agronomi, si valutano i lecci e le piantumazioni sono ferme in attesa dell’ok della sovrintendenza - è in grave sofferenza. 

Diversi passi avanti, nel Real Giardino, sono stati compiuti dalla giunta Manfredi anche grazie all’utilizzo di percettori di reddito di cittadinanza per la pulizia.

Resta però tanto degrado nelle fontane, nelle architetture, nelle aiuole più vicine alla stazione della metro di Arco Mirelli (finita da tempo, ma mai attivata, come tutta la linea 6). Ma proprio dalla Villa Comunale potrebbe arrivare il risultato più positivo: «Abbiamo consegnato il progetto definitivo venerdì scorso - dice Santagada - si tratta di un restyling totale della Villa: non solo i lavori che riguardano i 2 milioni stanziati col piano strategico di Città Metropolitana. Ora il progetto è più ampio, andrà valutato e poi consegnato alla sovrintendenza: 8 milioni che serviranno non solo per la riqualificazione botanica, ma anche per restauri architettonici, impianti di vigilanza e idrici. Degli altri 6 milioni, almeno 2 provengono da un fondo del Ministero. Se tutto va liscio con le procedure amministrative, a settembre potrebbero partire i lavori. Quanto al Virgiliano, avevamo presentato il progetto a giugno. Il rup ci ha poi richiesto modifiche tecniche, e il nuovo progetto è stato consegnato circa 10 giorni fa. Ora serve il parere della sovrintendenza, che ha ricevuto le carte il tra 24 e 25. 1,7 milioni per il restauro strutturale del parco e per le piantumazioni. I lavori al Virgiliano partiranno dopo l’approvazione in giunta, il bando e l’affidamento. Mi auguro dopo l’estate». 

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Tante le promesse di riapertura della aree interdette della Floridiana, ma pochi i lavori. «A quasi due anni dalla riapertura del parco della villa avvenuta il 21 aprile del 2021, poco o nulla è cambiato – sottolinea Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari – Il 40% del parco è off-limits. Lungo i viali, numerose transenne limitano l’accesso al giardino». Per raccogliere l’Sos Floridiana, esistono anche una pagina Facebook da oltre 3.100 iscritti e una petizione online su change.org. Lanciamo un appello al ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano e agli uffici competenti della direzione regionale dei musei della Campania, affinché si attivino per impiegare ulteriori fondi stanziati o da stanziare per la riqualificazione dell’intero parco». 

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