«Dal Reddito di cittadinanza al lavoro: diventiamo giardinieri e saremo utili alla nostra Napoli»

«Dal Reddito di cittadinanza al lavoro: diventiamo giardinieri e saremo utili alla nostra Napoli»
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 6 Aprile 2022, 07:00 - Ultimo agg. 15:36
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Trecentocinquanta percettori di reddito di cittadinanza al servizio del decoro e del verde cittadino. È un progetto «unico in Italia», spiega l'assessore al Verde di Palazzo San Giacomo, Vincenzo Santagada. Un'iniziativa nata in collaborazione con l'assessorato al Lavoro di Chiara Marciani, e coordinata da Mauro Forte, responsabile del Puc (Progetti utili alla comunità), che tapperà la falla della cronica assenza di addetti alla pulizia e ai giardini delle municipalità. I cittadini saranno al lavoro già a partire dall'11 aprile. Ieri sono iniziati al Palazzetto Urban di via Concezione a Montecalvario, i corsi di formazione per la sicurezza. Finiti i corsi, tutti al lavoro per 8 ore alla settimana sulla «pulizia da rifiuti indifferenziati di fioriere, fonti arboree, aiuole, aree attrezzate e piccoli parchi di competenza municipale». 

C'è chi ha perso il lavoro per colpa del Covid, chi arriva al Palazzetto per senso civico, chi spera di entrare nel mondo del lavoro da operatore ecologico. Si incrociano tante storie, tra i percettori di reddito arrivati ieri mattina alle 9 in punto a via Montecalvario per seguire il corso di formazione. Antonio Ciccolino ha 37 anni ed è di Scampia: «Sono qui per un cambiamento lavorativo - sorride - Spero che il progetto diventi definitivo. E desidero unirmi al miglioramento delle strade di Scampia. Ero falegname, poi dopo il Covid non sono più riuscito a trovare lavoro». Salvatore De Filippo Junior, anche lui di Scampia, ha 23 anni: «Sono contento di poter dare una mano alla città - racconta - Sto qua per diventare un lavoratore onesto e anche per superare un passato in cui ho commesso degli sbagli». «Ho 42 anni e 2 figli - dice Marco Di Palma - Percepisco il reddito da 36 mesi: prima lavoravo come meccanico, nell'officina di mio padre a Portici, che purtroppo ha chiuso. Ora vivo a Barra e sarò felice di tenere pulito il quartiere. Ho già lavorato al Parco Troisi». «Ho perso il lavoro per il Covid - aggiunge Rosario Aurino, 56enne da Barra - Ho tanta voglia di rendermi utile, e ci credo in questa situazione». Anna Cuozzo arriva dal Frullone, e ha 29 anni: «Magari ci fossero più iniziative simili - spiega - Percepiamo una quota, ma prima o poi finirà. Vorrei avere qualcosa di duraturo, in futuro, e guadagnarselo è molto meglio. Il lavoro giova alla salute mentale: ho inviato curriculum ovunque, con scarse risposte, purtroppo». «Sono di Secondigliano - conclude Vincenza Cuozzo, 33 anni - Voglio pulire Napoli.

Sono parrucchiera, ma disoccupata. La pandemia non ha aiutato per nulla la ricerca di lavoro». 

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Tanti sperano di poter essere assunti, ma a oggi il progetto è «a titolo gratuito per la collettività», spiega Santagada. E costituisce un esempio funzionale di economia circolare, che arriva dove l'odissea dei navigator si era arenata. Presto, inoltre, altri percettori dovrebbero cominciare a lavorare in settori pubblici. «Non ci risultano operazioni simili in Italia - aggiunge l'assessore - Un'operazione che va a coprire delle assenze di personale nelle municipalità e che aiuta il recupero della città, senza escludere un percorso di stabilizzazione per chi aderisce al progetto. Ognuno dei 300 percettori di reddito lavorerà 8 ore a settimana. Verranno assegnati in funzione della percentuale del verde sul territorio delle municipalità: la I e la II avranno 12 unità, la III ne avrà 24. 15 cittadini per la IV, 6 per la V. 48 percettori per la VI, 54 per la VII. 78 per la VIII, 36 per la IX e 15 per la X. Il progetto è condotto con la collaborazione dell'assessorato della collega Marciani. Il Comune bonificherà le aree e i cittadini le manterranno pulite». «Abbiamo acquistato una applicazione per risolvere il problema della beggiatura - conclude Forte - La presenza verrà rilevata grazie all'app, che si attiverà alla firma, ma non durante il servizio. I progetti sono due: il primo è quello delle 300 persone assegnate alle municipalità. Altri 50 saranno affidati come supporto alle tre squadre di giardinieri nell'hub di Soccavo. Saranno operativi dalla settimana prossima, concluse le 12 ore di corsi di formazione. È la prima volta, in Italia, che viene messo in piedi un progetto simile con questi numeri. A Napoli sono 100mila i percettori di reddito. Abbiamo chiesto persone giovani, e ci è arrivata una media anagrafica di 34 anni. Punteremo sulla formazione: il nostro obiettivo è anche avviare queste persone in un percorso di professionalità». 

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