Stop auto Euro 4 a Napoli ma nessuno controlla: il bluff del divieto di circolazione

Stop auto Euro 4 a Napoli ma nessuno controlla: il bluff del divieto di circolazione
di Gennaro Di Biase
Venerdì 8 Ottobre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 9 Ottobre, 09:36
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Il flop dell'ordinanza sul traffico. Zero controlli e tante polemiche per la disposizione ad altissimo impatto appena emanata dal Servizio controlli ambientali di Palazzo San Giacomo. A oltre 230mila veicoli diesel euro 4, dall'altro ieri, è infatti vietata la circolazione sul territorio cittadino: il che porta a oltre 800mila il numero di veicoli fuorilegge tra quelli presenti nell'area metropolitana: quasi la metà del totale di auto e moto. «Per il miglioramento della qualità dell'aria ai sensi della delibera di Giunta del 18 giugno 2020 - si legge nel provvedimento a firma della dirigente Emilia Trifiletti - si vieta, dal 6 ottobre 2021 e fino a nuova disposizione, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, la circolazione su tutto il territorio cittadino di tutte le autovetture e i veicoli commerciali euro 0 ed euro 1». E ancora, si dispone di «vietare dal 6 ottobre 2021 al 31 marzo 2022, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, la circolazione su tutto il territorio ad autovetture e veicoli commerciali esclusivamente ad alimentazione diesel di categorie N1, N2 e N3 inferiori o uguali a Euro 4». Il tutto, sottolineano i comitati, mentre traffico e trasporto pubblico sono in ginocchio, con la complicità del maltempo e del pieno regime post-Covid. 

Con le code di auto e i trasporti in panne, la polizia municipale è stata impegnata sul fronte allagamenti e ordine pubblico nelle ultime ore. Le strade, dalla zona collinare alla Toscanella, sono infatti trappole per auto vecchie e nuove. Sono oltre 1,79 milioni - secondo i dati Aci - i veicoli in circolazione nell'Area Metropolitana di Napoli, contando auto e moto. Di questi, tra i 919.233 a benzina, 282.364 sono euro 0 e 59.607 sono euro 1. Tutti esclusi dalla circolazione. I veicoli alimentati a gasolio, dunque diesel, sono 657.157. Di questi, quelli euro 4 sono addirittura 230.930, e appena 203.849 risultano euro 5 o euro 6, cioè non intaccati dal provvedimento e destinati a circolare senza eventuali sanzioni (le deroghe riguardano i diversamente abili, le forze dell'ordine, gli enti pubblici, personale sanitario). Per tutte le altre, 453.308 auto diesel e 341.971 a benzina, scatta invece il divieto. La multa in caso di contravvenzione alla disposizione comunale, fanno sapere dal Comando della Polizia Municipale, «corrisponde a 168 euro.

Non si tratta però di un provvedimento che riguarda la viabilità - aggiunge il generale Ciro Esposito - ma l'area Ambiente». I controlli finora sono stati un miraggio. Ma numeri alla mano, più o meno la metà del parco auto partenopeo è diventato fuorilegge. 

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E infatti le proteste sono già realtà. Il provvedimento - rettificato nelle ultime ore, ma senza sostanziali modifiche, se non la concessione della circolazione nei weekend dei veicoli diesel euro 4 - ha messo i comitati più che in allerta: «Non c'è pace per migliaia di lavoratori e famiglie napoletane: andare a lavoro diventerà un'odissea - dichiara Stefano Meer del Comitato Piccole e Medie Imprese - Dal 6 ottobre, giorno in cui è entrato in vigore il provvedimento, centinaia di migliaia di lavoratori si sono ritrovati ad essere considerati dei veri e propri fuorilegge. Già, prima di questo provvedimento, era stato imposto il divieto ad almeno 130 mila tra autovetture e veicoli commerciali diesel fino ad euro 3. Su 46 mila veicoli commerciali immatricolati a Napoli potranno circolarne solo 8 mila». «Il traffico è in tilt totale - spiega Nino Simeone, consigliere comunale rieletto - strade allagate e impraticabili negli ultimi giorni e trasporto pubblico in ginocchio: questa ordinanza è assurda, oltre che impossibile da far rispettare. È un periodo di transizione in Comune: provvedimenti così invasivi andrebbero evitati. Ultima beffa: le auto euro 4 sono di appena 6 o 7 anni fa». 

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