Tennis, a Napoli la finale è al top: ​«Ma questo torneo va migliorato»

Tennis, a Napoli la finale è al top: «Ma questo torneo va migliorato»
di Bruno Majorano
Domenica 23 Ottobre 2022, 23:58 - Ultimo agg. 24 Ottobre, 19:01
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Come cambiano le cose. Esattamente una settimana fa ci si chiedeva se il torneo Atp250 di Napoli si sarebbe svolto. Oggi, invece, si racconta inevitabilmente del grande successo di pubblico, con oltre 25mila spettatori, in una settimana. È stata una settimana partita con i punti interrogativi e conclusa con quelli esclamativi. Perché i grandi dubbi sull’organizzazione zoppicante sono stati rimpiazzati dalla grande soddisfazione per un evento che si è rivelato vincente sotto tanti punti di vista.

Prima i campi «bucati» che hanno portato al ritardo delle gare nella prima giornata di qualifiche, poi l’umidità che ha costretto all’interruzione e poi al rinvio del match serali. Insomma, nel percorso a ostacoli che ha portato alla finale tutta italiana di ieri, se ne sono viste di tutti i colori. Ma alla fine quello più evidente di tutti è stato l’azzurro: del mare, del cielo sempre limpido e dell’Italia con Berrettini e Musetti protagonisti. Perché la finale tanto attesa è arrivata. Non senza sacrifici. Al termine di un torneo che per qualche ore - quelle torride di sabato scorso - ha rischiato addirittura di non vedere nemmeno la luce. Tutta colpa dei campi che per un verso o per l’altro non andavano a posto. È stata una corsa a ostacoli che ha visto tutti protagonisti, dall’inizio alla fine: i tennisti, ovviamente, ma anche organizzatori e circolo del Tennis che hanno dovuto dare prova di grande coraggio e intraprendenza per evitare il peggio. 

Come detto, una settimana fa sembrava che il grande sogno potesse svanire. Poi, però, con un grande colpo di coda il presidente del circolo del Tennis Napoli Riccardo Villari ha saputo riprendere le cose in mano e in una sola notte ha fatto arrivare un campo nuovo da Firenze. «Non nascondiamo disagi e disservizi iniziali», spiega Villari. «Ma ad oggi il bilancio è positivo».

Insomma, il presidente non si nasconde dietro un dito. D’altra parte lui ci ha sempre messo la faccia con onestà e spirito critico, innanzitutto partendo da se stesso.

«Mi assumo la responsabilità totale», lo dice e lo ripete come un tormentone. Perché non ha alcuna voglia di far passare messaggi diversi. Poi, aggiunge che ci sarà tempo per le riflessioni, ma al momento è felice. «Abbiamo realizzato in meno dì 2 mesi un Atp250 per la prima volta». Insomma, adesso sì: si può godere il torneo e la città che dopo i problemi iniziali ha risposto alla grandissima alla chiamata da parte del tennis sul Lungomare. «Abbiamo lanciato un’immagine positiva dì Napoli nel mondo».

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E anche il presidente della Fit Binaghi si schiera dalla parte di Napoli. «Ho ricevuto una telefonata alla fine della scorsa settimana che diceva che non si gioca più a Napoli e di chiedere al sindaco di Firenze di tenere l’impianto per la seconda settimana per giocare là. Dissi che non era possibile e che dovevamo aiutare il Tennis Club Napoli. Ho capito subito che bisognava intervenire immediatamente: il Tc Napoli avrebbe chiuso il montepremi e provocato una figuraccia mondiale che entrava nella storia. Nel presidente Villari e nel Tc Napoli ho visto piena consapevolezza in quello che accadeva la disponibilità per risolvere la questione. I napoletani - spiega Binaghi - li adoro per la loro passione che a volte travalica le loro possibilità. La Atp ora ci darà una bella multa, speriamo che tengano conto di quello che i giocatori in campo hanno fatto e che il tennis italiano stia facendo da anni». 

 

E infatti l’idea di Villari è quella di ritornare protagonisti, anche per il prossimo anno. «Faremo tesoro dell’esperienza. Ed è per questo che è nostra intenzione riproporci anche per la stagione 2023». Ci sarà innanzitutto da trovare una finestra, ma questo poco importa. «Una cosa che non rifarei? Affidarmi alla Mapei. Perché per l’allestimento dei campi ci siamo affidati a un’azienda leader nel settore e lo abbiamo fatto nei tempi giusti. Poi sono stati loro a commettere degli errori che hanno stravolto il calendario. Ci siamo dovuti spostare a Pozzuoli e questo ha creato problemi nei trasporti, nella organizzazione e nella gestione di tutti. Abbiamo sbagliato nel considerare la seconda sessione di partite come serale perché non avevamo previsto il problema dell’umidità. Ma abbiamo rimborsato comunque i biglietti». E alle scuse si aggiunge anche il direttore del torneo Angelo Chiaiese che ha lavorato notte e giorno per far sì che il nuovo campo arrivato da Firenze fosse pronto per le gare della settimana. «Chiedo scusa ai giocatori pubblicamente dopo averlo già fatto anche con loro». 

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