Vacanze a Napoli, tornano i turisti stranieri: «Città magica, basta paura»

Vacanze a Napoli, tornano i turisti stranieri: «Città magica, basta paura»
di Gennaro Di Biase
Sabato 5 Giugno 2021, 08:00 - Ultimo agg. 6 Giugno, 09:05
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Riecco i turisti stranieri. Sono tornati in città i vacanzieri dall'estero, portando in dote le nuove esigenze dei viaggiatori post-Covid. Dalla scelta dello spostamento in auto al tour dei vicoli in bici: ecco come cambia il turismo metropolitano. Le più classiche voglie di pizza, sole e babà, non sono però affatto finite nel dimenticatoio, e il centro storico - la fetta di Napoli più ferita dalla lunga crisi - in queste ore si ripopola, si rianima e si risolleva. Passeggio intenso da Santa Chiara al Cristo velato, dal Plebiscito ai dintorni di Castel dell'Ovo. Il weekend promette bene, col trend di visitatori (italiani e non) nettamente in crescita rispetto agli scorsi weekend. Siamo comunque lontanissimi dai numeri di visitatori internazionali pre-pandemia - avverte Federalberghi - ma il flusso è decisamente in ripresa, anche se con esigenze in molti casi diverse, frutto della rivoluzione sociale portata dal virus.

È la vacanza che si trasforma nei modi, nei mezzi di trasporto, nei desideri e nella provenienza dei viaggiatori. In centro si avvistano diversi gruppi per lo più provenienti da Austria, Francia e Germania. Nazioni, insomma, dalle quali ci si può facilmente spostare in auto per raggiungere l'Italia: scelta fatta da tanti tra i turisti incontrati ai Decumani, al Plebiscito, in fila al Mann, a San Severo o seduti ai tavoli di ristoranti e bar. Stranieri di prossimità per un turismo diverso, in altre parole. Un turismo all'insegna dell'auto e dell'autonomia. L'incontro con due coppie di austriaci, nei dintorni di piazza San Domenico, racconta bene alcune delle esigenze dei vacanzieri post-Covid. «Stiamo facendo un tour dei vicoli in bicicletta - spiegano Hans e Simona Kovi, appena arrivati da Innsbruck - E arriveremo fino a Posillipo pedalando. Tra qualche giorno andremo in Sicilia, ma prima abbiamo deciso di visitare Napoli. Dopo la pandemia le nostre esigenze sono in parte cambiate: abbiamo scelto come meta un posto raggiungibile in auto, per evitare che da un momento all'altro il nostro volo venisse cancellato. Volevamo andare sul sicuro. Ci hanno controllato alla frontiera tra Austria e Italia, poi più nulla». Anche Monica Anchor, neo-zelandese, ha scelto Napoli: «Sono venuta per la pizza e per i miei meravigliosi amici - racconta in inglese - Non sono vaccinata, ma ho presentato il tampone negativo in aeroporto. Questa città è fantastica, e non mi preoccupano i vicoli stretti. Sono abituata a viaggiare, anche se dopo il Covid preferisco posti meno affollati». «Questa è la prima volta che veniamo a Napoli», spiega Johanna Kaha, in fila per ammirare il Cristo Velato. «Mia moglie ed io siamo venuti in aereo da Vienna - aggiunge Sergius Kahr - e non ci spaventa il virus: siamo entrambi vaccinati con Pfizer». 

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Laurence Revell e Escudea Kamwanza sono arrivati in «auto dal Sud della Francia, per essere più autonomi - sorridono - Volevamo visitare questa città da tanto tempo, e il fatto che la pandemia abbia abbassato il numero di presenze ci ha convinto a venire». Va segnalato, tra le presenze in città, un buon numero di studenti Erasmus: «Studio a Roma e sono arrivato in autobus - dice Ali Ermani, giovane turista iraniano, sulla soglia di un negozio di souvenir in via Benedetto Croce - Ho preferito non spostarmi troppo.

Non sono ancora vaccinato: sono prenotato per la settimana prossima. C'è ancora un po' di preoccupazione legata al virus. Credo che per il mese prossimo la situazione si sarà normalizzata». Nell'attesa di sapere se tutto tornerà com'era, i fatti dicono che il trend delle presenze estere è in aumento, anche se per ora - trapela da Federalberghi - la maggioranza degli stranieri fa solo tappa a Napoli, prima di dirigersi verso le isole o altre location di mare. Altro segno del fatto che il turismo metropolitano si è modificato. 

 

Tanti anche i vacanzieri italiani, dal Trentino, dalla Lombardia, dalla Puglia, dal Veneto. Pienoni nei negozi di souvenir e, per la prima volta dopo un anno e mezzo, nel centro storico non si trovano più saracinesche abbassate, ma sorrisi di ripartenza e camerieri che servono caffè e sfogliatelle ai tavoli pieni di turisti: dal Lungomare a Santa Maria di Costantinopoli, da via dei Tribunali alla Pignasecca. Non mancano però le criticità (come l'infopoint ancora tristemente chiuso all'altezza della fermata metro del Museo) o i problemi cronici del trasporto (come i lunghi tempi d'attesa in banchina sulla linea 1 che si approssimano al quarto d'ora in entrambe le direzioni). Dai siti turistici e Federalberghi sottolineano che il flusso è ben diverso da quello degli anni scorsi: «Manca tutto il mercato statunitense - raccontano i dipendenti regionali al Cristo Velato - che di questi tempi riempiva in gran parte la città. Il loro ritorno dipenderà dalle parole di Biden sull'Italia. Chissà se torneremo al boom turistico ante-Covid».

«È vero gli stranieri stanno tornando - spiegano i dipendenti del Mann - Ma onestamente sono pochissimi rispetto al 2019». «Qualcuno è stato scoraggiato da una vacanza a Napoli per la necessità di presentare il tampone nonostante il vaccino - spiegano invece dalle strutture ricettive extralberghiere, ricordando che Spagna, Malta e Grecia si sono mossi più in fretta per intercettare i flussi internazionali nel 2021 - ma nel complesso la Campania è stata facilmente raggiungibile». 

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