Acerra, il Comune decide di abbattere
i cedri storici, ma scatta la protesta

I lavori di abbattimento del cedro
I lavori di abbattimento del cedro
di Enrico Ferrigno
Giovedì 10 Febbraio 2022, 19:31
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 Per il Comune sono pericolosi per la pubblica incolumità perché possono crollare da un momento all’altro. Per la capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Carmela Auriemma, invece, l’abbattimento andrebbe valutato con indagini più approfondite e soprattutto di carattere strumentale. 

Oggetto del contendere tre dei 4 cedri ultra settantenni situati nel piazzale antistante alla stazione, comunemente conosciuta come “Villa Comunale” in difesa dei quali ha protestato stamattina una piccola folla di cittadini. 
“Solo per uno sono state effettuate analisi strumentali che ne hanno stabilito l’imminente pericolo di crollo, per i restanti l’agronomo  incaricato dal Comune ha fatto solo una valutazione di tipo visivo. Ma la ‘Visual Tree Assessment” è effettivamente troppo poco per stabilire  con certezza il taglio di alberi storici e di pregio. Meglio sospendere in attesa di analisi più approfondite, che sono disposta anche a pagare di persona”, spiega Auriemma che a tal proposito ha indirizzato una PEC all’assessore ed al dirigente comunali responsabili al verde pubblico. 
Ma in Municipio stavolta a differenza che a dicembre scorso, quando la stessa consigliera Auriemma chiese ed ottenne una moratoria,  non hanno voluto sentire ragioni e da domani dovrebbero riprendere gli abbattimenti. 
“Quelle piante sono in forte sofferenza vegetativa, così come emerge da analisi non solo visive, ma anche strumentali, e, vista la vicinanza a scuole ed alla stazione ferroviaria, costituiscono un pericolo”, ribatte l’assessore all’Urbanistica ed al Verde Pubblico, Giovanni Di Nardo. 

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“Ma quegli alberi non appartengono al Comune sono di proprietà delle Ferrovie dello Stato per cui con l’abbattimento il Comune potrebbe incorrere in richieste di risarcimento”, incalza la consigliera Auriemma. 
Ma dal Municipio fanno notare che la piazza sarebbe stata acquisita al patrimonio comunale negli anni ‘90 del secolo scorso.

E per una sospensiva si pronuncia anche il presidente del Consiglio Comunale, Andrea Piatto: “Bisogna avere prove strumentali certe prima di abbattere una vegetazione di così alto valore storico ed ambientale”.
Su 60 alberi da tagliare in tutto il territorio cittadino solo su 12 sarebbero state effettuate approfondite perizie strumentali

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