Agguato a Napoli, il giallo dei due 15enni feriti nella sparatoria: erano lontani da casa

Agguato a Napoli, il giallo dei due 15enni feriti nella sparatoria: erano lontani da casa
di Giuseppe Crimaldi
Martedì 6 Aprile 2021, 17:40 - Ultimo agg. 7 Aprile, 08:32
3 Minuti di Lettura

Ancora sangue nelle agitate notti di Napoli, e ancora una volta due giovanissimi protagonisti di un episodio di violenza brutale sul quale però gravano ancora troppe ombre. I ragazzini, N.M.di 15 anni e R.M., 14enne, sono stati feriti nella notte da colpi di pistola alle gambe mentre si trovavano nella zona dei Vergini, cuore del centro storico cittadino.

Soccorsi e ricoverati in ospedale, le loro condizioni non sono gravi.

Gravissimo è invece il torbido contesto nel quale matura questa ennesima vicenda che coinvolge ancora una volta degli adolescenti. Ma ricapitoliamo.

 

Ai carabinieri, che adesso indagano per ricostruire le fasi dell'agguato e identificare gli aggressori, le vittime hanno riferito di essere state aggredite da alcuni giovani armati i quali li volevano rapinare. Obiettivo del raid, a loro detta, sarebbe stato lo scooter sul quale N.M. e R.M viaggiavano. Al primo tentativo di reazione uno dei banditi avrebbe iniziato a sparare, colpendo i minori alle gambe.

Ma questa è una versione sulla quale gli investigatori stanno svolgendo accertamenti, e probabilmente i due feriti non hanno raccontato tutta la verità su quanto è successo intorno all'una dell'altra notte. Le vittime non risiedono nella zona dove si è consumato l'agguato: e dunque dovranno innanzitutto spiegare il perché si trovassero lontani dal loro quartiere (le Case Nuove) per di più in un orario in cui a tutti è proibito uscire di casa. Sia il 15enne che il 14enne (che è figlio di un noto personaggio legato alla criminalità organizzata) risultano incensurati. 

Video

Al lavoro per cercare di chiarire tutte le circostanze dell'agguato ci sono i carabinieri della compagnia Stella, che in queste ore avrebbero anche acquisito le registrazioni di alcuni impianti di videosorveglianza per cercare di inquadrare tempi, luoghi e successione dei fatti. Non si esclude al momento alcuna ipotesi. Per questo i militari dell'Arma stanno prendendo in considerazione anche altri scenari, tutti però ancora da verificare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA