Rosario, 14 anni, in fuga nudo:
«Autismo, i soldi sono finiti»

Rosario, 14 anni, in fuga nudo: «Autismo, i soldi sono finiti»
di Fiorangela d'Amora
Domenica 24 Novembre 2019, 14:16
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Rosario ha 14 anni, quando agenti della volante del commissariato di Castellammare lo hanno rintracciato a pochi passi dal fiume Sarno era nudo e spaventato. La sua è una storia fatta di amore, coraggio e determinazione. Rosario è un nome di fantasia: «Siamo devoti alla Madonna di Pompei» racconterà poi il padre Francesco che vive con òa moglie e altri tre figli nel rione Annunziatella a Castellammare. Lunedì scorso era in auto con Rosario, terzogenito, affetto da disturbi dello spettro autistico. «Mio figlio è iperattivo, le giornate sono sempre più difficili. Io sono anziano e mia moglie è malata, prenderci cura di lui è una sfida quotidiana». Così, mentre rientravano a casa e papà Francesco stava facendo le manovre di parcheggio, Rosario riesce a divincolarsi dalla cintura, apre la portiera e comincia a correre.

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IL TRAFFICO
«C'era tanto traffico e non sono riuscito a raggiungerlo, per questo ho chiesto l'intervento della polizia». In pochi minuti si perdono le tracce di Rosario, lui corre veloce tra le auto e mentre corre lascia sull'asfalto i vestiti. Gennaro Acampora e Andrea Buonocore sono i due poliziotti di turno che si mettono sulle sue tracce. La segnalazione che arriva dal commissariato è urgente e loro sono velocissimi. Alle 18.30 Rosario comincia la sua folle corse in direzione Pompei, gli agenti diretti dal primo dirigente Vincenzo Gioia, rintracciano il 14enne a pochi passi dal fiume Sarno. Nel quartiere di Ponte Persica tra i comuni di Castellammare e Pompei. Era nudo. Completamente nudo. Alcuni vestiti accanto e altri tolti prima. Gli agenti cercano di parlare con il ragazzino. Temono si possa lanciare nel fiume per fare il bagno. Cercano di bloccarlo. Se lo prendono per un braccio morde. Se lo bloccano «abbracciandolo» scivola verso il basso e gattonando fugge. Insomma non riescono a rivestirlo e a bloccarlo. Così i poliziotti chiedono ai curiosi intanto affluiti di fare un cerchio intorno a loro, per creare una barriera ed evitare che Rosario possa finire nel Sarno. Tutti sono rimasti così, in attesa dell'arrivo di papà Francesco che finalmente ha convinto il figlio ad entrare in auto. Ma Rosario non ha voluto rivestirsi. È tornato a casa nudo. Solo qui si è sciolto e ha fatto amicizia con i poliziotti, ha dato abbracci e baci e ha chiesto di poterli ancora incontrare. 

L'APPELLO
I due angeli in divisa hanno mostrato capacità umane e professionali eccezionali. Ma questo episodio emblematico riporta alta l'attenzione sulle cure dei bambini affetti dai disturbi da spettro autistico che attualmente sono sospese nei centri campani, che come ogni anno di questi tempi hanno raggiunto il tetto massimo di spesa. Solo a Salerno si va avanti, perché l'Asl ha spostato i fondi da un altro asset. «Se un bambino autistico abita a Salerno può curarsi fino a dicembre, anche in extra budget. Se invece nasce a Napoli o nelle altre province dovrà dire addio alla continuità terapeutica, unico aiuto concreto in questi casi», sottolinea Lorenzo Medici, segretario regionale della Cisl Funzione Pubblica.

Solo la spesa privata sopperisce a uno stop che mette in ginocchio i piccoli malati e le loro famiglie. Intervenire tempestivamente e continuativamente per i bambini affetti da spettro autistico è una condizione essenziale, per questo la Cisl chiede alla Regione di stilare linee guida comuni.

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