Arrestate le «nuove leve» del clan camorristico Piccolo-Letizia, attivo in provincia di Caserta e in particolare nei comuni di Marcianise, Macerata Campania e Capodrise. Questo, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda.
Otto gli indagati ritenuti gravemente indiziati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni consumate e tentate, detenzione e porto di arma clandestina e danneggiamento, continuati e in concorso, delitti tutti aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosa.
Dopo l'uscita di scena dei capi dell'organizzazione, tutti arrestati, l'inchiesta si è concentrata sui personaggi nella cerchia degli arrestati e ha permesso di ricostruire numerosi casi di estorsioni, alcune commesse mediante intimidazioni armate all'indirizzo degli imprenditori taglieggiati, nei settori più disparati (rivendita di autovetture, edilizia, onoranze funebri, smaltimento di rifiuti, supermercati, abbigliamento, pet food e altro). Le pretese estorsive, che giungevano fino alla somma di 2mila o 3mila euro da pagare in occasione di Natale e Pasqua, sono culminate in alcuni casi nel danneggiamento, a colpi d'arma da fuoco, delle sedi delle aziende taglieggiate per costringere i titolari a pagare.