«Bad drink», vini e champagne sequestrati in Campania e Puglia

«Bad drink», vini e champagne sequestrati in Campania e Puglia
Mercoledì 21 Luglio 2021, 10:44 - Ultimo agg. 20:21
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Champagne e vini, 2800 litri di alcol, 9000 bottiglie di liquori, 900 bottiglie di olio extravergine di oliva. Più 300mila contrassegni contraffatti e cliché per la stampa di etichette false. È il bilancio del sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza in Campania e Puglia. 

In particolare, perquisizioni e sequestri di disinfettanti anti-Covid e alcol denaturato di origine estera, e di ingenti confezioni di vini e champagne e di olio evo adulterati, sono stati effettuati nell'ambito dell'indagine «Bad Drink» coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, che ha scoperto l'illecito utilizzo di alcol destino a fini industruali e di sanificazione per la produzione di bevande come limoncelli e amari. Con un concreto rischio per la salute dei consumatori. 

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Nel sequestro è finito anche olio di semi di girasole spacciato per olio extravergine.

Una ventina gli indagati, quasi tutti residenti nell'agro nocerino-sarnese, che aveva i depositi di bevande adulterate e contraffatte tra le province di Caserta, Napoli e Salerno. Secondo i primi riscontri, l'organizzazione ha evaso in modo massiccio le tasse, in particolare le accise, visto che l'alcol per disinfettare non è soggetto al pagamento dell'imposta quando viene introdotto in Italia. Ma il prodotto veniva poi utilizzato per le bevande alcoliche.

Non solo. Per la procura diretta da Carmine Renzulli, l'associazione criminale avrebbe anche contraffatto sigilli di Stato e generi alimentari di prima necessità. A un indagato sono stati sequestrati soldi e titoli.

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