Black out a Napoli, arrivano generatori e tecnici dalle altre regioni d'Italia

È l'effetto del il sole cocente: quando l'asfalto si arroventa, il calore s'infila nel sottosuolo

Black out a Napoli, arrivano generatori e tecnici dalle altre regioni d'Italia
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Venerdì 21 Luglio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 15:34
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L'asfalto rovente trasmette il calore ai cavi dell'elettricità infilati sottoterra e provoca guasti a ripetizione con tormentosi black out che tengono al buio la città per lunghissime ore. E siccome il caldo non arretra, l'asfalto continua ad essere rovente e i guasti si susseguono. Anche ieri, sebbene con minore diffusione, Napoli è rimasta al buio a macchia di leopardo. Ancora disagi a Fuorigrotta e in tutta l'area occidentale, problemi anche al centro e a Chiaia dove è stata annullata la proiezione di «Specchio della vita» prevista ieri sera nell'ambito della manifestazione «Doppio Sogno», organizzata dal Teatro Stabile d'Innovazione Galleria Toledo: «A causa della mancanza di elettricità presso Villa Pignatelli siamo costretti ad annullare la proiezione. Siamo desolati per questo inconveniente che, ovviamente, non dipende dalla nostra volontà», è stato il messaggio, triste, diffuso dall'organizzazione. 

Per evitare disagi alla cittadinanza, il distributore dell'energia elettrica ha predisposto un piano d'emergenza che ha portato a Napoli, e in tutta la Campania, squadre di tecnici e operai anche da altre regioni.

Allo stato attuale l'unica possibilità di intervento consiste nell'utilizzo di generatori alternativi di corrente, da collegare alla rete di distribuzione in attesa della riparazione dei guasti. A Napoli sono state inviate due «power station», giganteschi tir in grado di produrre energia per consentire ai tecnici di creare allacciamenti alla rete di distribuzione bypassando le zone colpite dai guasti.

Alle grandi power station, con il passare delle ore, si aggiungono anche generatori di dimensioni più modeste che consentono di eliminare il problema della mancanza di energia per aree più limitate del territorio. Ne sono comparsi ovunque in città, dal Vomero alla zona orientale, e probabilmente saranno utilizzati anche nelle prossime ore perché tutto il meccanismo di ripristino della regolare erogazione è soggetto alle ondate di calore che non accennano a diminuire.

La E-distribuzione ha spiegato, fin dalla prima giornata di black out, che la mancanza di energia a Napoli non è causata da un utilizzo massivo dell'energia, collegato all'accensione contemporanea di migliaia di apparecchi di condizionamento dell'aria: la colpa è dell'asfalto rovente che trasmette il suo calore in profondità e crea difficoltà agli impianti di distribuzione dell'energia elettrica.

Con vigore spiegano dagli uffici di E-Distribuzione che la rete è predisposta per sopportare il peso della necessità massiva di elettricità, anche in situazioni di richiesta molto superiori a quelle dell'accensione di migliaia di condizionatori d'aria: insomma, non è la ricerca di fresco che ha creato i black out dell'ultima settimana.

Il colpevole dei disagi di Napoli è esclusivamente il sole cocente. Quando l'asfalto si arroventa, il calore s'infila nel sottosuolo e raggiunge facilmente gli 80 centimetri dove, abitualmente, sono sistemati i cavi della media tensione, quelli che portano la corrente elettrica direttamente alla base dei nostri edifici. Quai cavi abitualmente si riscaldano, ed è normale che accada, ma generalmente il calore sviluppato dai cavi si dissipa senza problemi nel terreno in cui sono immersi. Quando, però, l'ambiente circostante è addirittura più rovente dei cavi, succede che il calore non riesce a dissiparsi e si producono inesorabilmente guasti alla rete di distribuzione elettrica.

Questa situazione produce anche un altro effetto: eseguire riparazioni mentre sussiste l'ondata di calore potrebbe essere inutile perché i motivi del guasto persistono. Insomma, per sperare in un ritorno alla normalità, senza black out, bisogna aspettare che l'anticiclone africano si ritiri e la città ricominci a respirare. 

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Attualmente in Campania sono state dislocate 450 unità di personale di E-Distribuzione, gestite da 60 tecnici: sono destinate alla ricerca dei guasti, all'allacciamento ai generatori, all'installazione delle Power Station che sono tre. In totale sono stati installati anche 40 generatori di corrente di varie taglie. Tutto il personale impegnato lavora 24 ore su 24, anche in situazioni di caldo estremo, nel tentativo di ripristinare l'erogazione di corrente laddove si verificano i black out.

Della vicenda si è occupato anche il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli: «Sono in contatto con i vertici Enel che hanno assicurato l'arrivo di nuovo personale da tutta Italia per fronteggiare l'emergenza. Sto preparando uninterrogazione parlamentare. Le continue interruzioni di corrente elettrica stanno causando innumerevoli disagi alla cittadinanza e il danneggiamento degli elettrodomestici oltre che gravi danni alle attività commerciali». 

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