Bombe carta, minacce e incendi per sottrarre appalti alla concorrenza. C'è tutto questo dietro i due arresti che sono scattati a Vico Equense. A finire in manette un imprenditore edile e un 34enne di Pompei.
Gli indagati, tra il gennaio e il febbraio di quest'anno, avrebbero disposto il posizionamento di due bombe carta: una esplose davanti a un hotel di Vico Equense che la ditta aggiudicataria stava ristrutturando, l'altra davanti al garage privato del titolare dell'azienda.
Secondo l'accusa i due avrebbero ordinato anche l'incendio di un autoarticolato dell'azienda concorrente: il mezzo venne dato alle fiamme mentre era parcheggiato in prossimità di una struttura che la ditta stava adibendo ad albergo, sempre a Vico Equense.
Ai gesti intimidatori aggiunsero una telefonata fatta a un dipendente dell'azienda presa di mira: «Dite al mastro vostro che deve portare quell'offerta a Vico Equense», vale a dire dovevano cedere i loro appalti per non avere altri problemi.
Bombe e minacce per soffiare gli appalti ai concorrenti, arrestato imprenditore nel Napoletano
Lunedì 15 Luglio 2019, 07:02
- Ultimo agg. 10:14
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