Ecco i «Bulli di sapone»: «Così educhiamo i giovani al rispetto dell’altro»

Si punta a coinvolgere 10mila giovani studenti e studentesse di 50 istituti

Il team di Bulli di sapone
Il team di Bulli di sapone
di Alessio Liberini
Martedì 7 Febbraio 2023, 18:15 - Ultimo agg. 19:50
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Una speciale social challenge – con tanto di apposito hashtag (#bullidisapone) – per coinvolgere ben 10mila giovani studenti e studentesse, provenienti da circa cinquanta scuole secondarie di primo livello e di secondo livello del territorio regionale, nel contrasto ai tristi e purtroppo troppo spesso frequenti fenomeni di bullismo e cyberbullismo.

Si chiama «Bulli di sapone - Rispetto e gentilezza contro la violenza», questo il nome del concorso lanciato, nell'ambito della Settimana regionale contro il bullismo e il cyberbullismo, dalla Regione Campania (con fondi POC 2014-2020) attraverso la Scabec (la società in house della Regione Campania nata per la valorizzazione del patrimonio culturale regionale).

Un contest, che partirà il 1 marzo e si concluderà il 14 aprile, dove i ragazzi potranno cimentarsi con la loro creatività – attraverso la realzizzazione di video e disegni (per gli studenti più piccini) - usandola come “arma” per contrastare bullismo e cyberbullismo, partendo da alcuni ambiti fondamentali come: il rispetto dell’altro, la convinzione che il mondo non si divide in forti e deboli ma soltanto in differenti modi di reagire, la gentilezza come contrapposizione alla violenza fisica e psicologica. Per conoscere bando e regolamento del progetto, realizzato in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale, il Corecom Campania, il Forum Regionale dei Giovani, il Forum Regionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola e l'Agenzia garante per l'infanzia e l'adolescenza, basta consultare il sito www.scabec.it.

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Il contest, presentato stamane a Palazzo Santa Lucia in occasione della giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, prevede inoltre anche una serie di incontri, tenuti da esperti nell'ambito delle scienze umane, su bullismo e razzismso con alla base il contenuto del cortometraggio «Il seme della Speranza» realizzato da Nando Morra (prodotto nel 2021 da Rampa Film Aps).

Mentre non mancano neanche diversi testimonial d’eccezione. A partire dal 23enne calciatore del Napoli, Alessio Zerbin, passando per Clementino, Sergio Assisi, Flo e il portiere della Salernitana, Luigi Sepe.

«Fai la differenza, scegli il rispetto» è il messaggio lanciato sui social dal giovane calciatore azzurro, Zerbin, che oggi ha dato ufficialmente il via alla campagna di sensibilizzazione, in collaborazione con la Ssc Napoli, a cui si uniranno presto i tanti influencer, tiktoker e personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo che hanno abbracciato la lodevole iniziativa. Un messaggio moderno ed universale allo stesso tempo a cui si aggiungerà anche quello del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

«Vogliamo essere una Regione vicina ai problemi – spiega l’assessora alla Formazione Professionale di Palazzo Santa Lucia, Armida Filippelli – per farlo bisogna coinvolgere anche i ragazzi, sfidandoli con un concorso in cui produrranno filmati e disegni per far emergere i problemi al fine di affrontare insieme le loro difficoltà. Offrendo, contestualmente, a docenti ed operatori scolastici strumenti per intercettare i problemi».

«La rivoluzione tecnologica fa passi da gigante – osserva Filippelli – pertanto dobbiamo rafforzare gli strumenti da mettere in campo anche perché molte famiglie, specialmente quelle più deprivate socialmente, non sono in grado di governare i figli. Molto spesso sono i figli che conoscono il web meglio dei genitori rischiando di essere sottoposti a quello che è il trauma della rete che, come abbiamo visto, può portare anche ad esiti letali».

L’obbiettivo del progetto è infatti proprio quello di «dare ai ragazzi uno strumento attraverso il quale entrare in sinergia con l’educazione al sentimento e al rispetto dell’altro – evidenzia Bruna Fiola, Presidente VI Commissione Istruzione e Cultura, Ricerca scientifica, Politiche sociali Regione Campania, perché - di bullismo e cyberbullismo ne bisogna parlare tutto l’anno».

Per l’amministratore unico di Scabec, Pantaleone Annunziata, il messaggio chiave da far passare ai giovanissimi è «gentilezza»: «Il termine che bisogna usare quando si frequentano i giovani, un termine che Scabec vuole mettere in pratica affinché si possa combattere questo pernicioso fenomeno. Lo facciamo sia da un punto di vista fisico che virtuale rendendoci altrettanto conto che è difficile intercettare i pensieri dei giovani. Noi, come Regione, ci stiamo impegnando affinché si possa essere prossimi ai loro pensieri per modificare, nel piccolo, quelli che possono essere comportamenti devianti».  

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