Caldoro: De Luca? La sua menzogna sporca l'immagine della Campania

Caldoro: De Luca? La sua menzogna sporca l'immagine della Campania
Sabato 21 Novembre 2015, 10:50 - Ultimo agg. 11 Novembre, 17:36
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Per l'ex presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, leader dell'opposizione di centrodestra in Consiglio Regionale, nella vicenda di Vincenzo De Luca «la cosa più grave è aver mentito ai cittadini campani. La vicenda di queste ore - scrive Caldoro su Facebook - sporca l'immagine della Campania».



«Bisogna avere sempre piena fiducia nel lavoro dei magistrati - aggiunge Caldoro - Da garantista le indagini devono avere il loro corso, credo però che ci sia un piano politico da affrontare. Questa è una vicenda torbida, è il prezzo che si deve pagare all'arroganza di chi ha scelto di affrontare una campagna elettorale contro la legge. In queste condizioni si è deboli e quando si è deboli si penalizza l'interesse pubblico e prevale l'interesse personale». Per Caldoro, «il tema vero è la menzogna, la bugia verso i cittadini. Questo è gravissimo. Quando una carica istituzionale mente, che fiducia possono avere i cittadini?  un comportamento, dunque, che sporca l'immagine della Campania. Una Regione che ha potenzialità straordinarie e tante cose di cui occuparsi e che, con enormi sacrifici, si é rimessa in piedi e ha recuperato, negli anni, una credibilità persa e dignità. Noi siamo oggi rappresentati da un'immagine negativa per colpa di questi fatti».



«Oggi - aggiunge Caldoro - il cittadino si interroga.
Perché una legge che dovrebbe valere per tutti non vale per l'uomo potente? Si sta dando l'immagine di chi ritiene, con arroganza, contro ogni legge e ogni regola, di tenersi ancorato alla propria poltrona. A chi oggi ripetutamente mi ha chiesto cosa avrei fatto - scrive Caldoro - ho risposto: non avrei mai accettato la candidatura in quelle condizioni e oggi, rispetto a quanto emergenze, avrei fatto un passo indietro». «Dobbiamo reagire per tutelare l'immagine della nostra Regione che non può essere rappresentata così. Così la Campania torna indietro», conclude Caldoro.