Forcella, la resa del boss di camorra: pentito il killer di Annalisa Durante

Forcella, la resa del boss di camorra: pentito il killer di Annalisa Durante
di Leandro Del Gaudio
Venerdì 25 Giugno 2021, 23:35 - Ultimo agg. 24 Marzo, 07:33
3 Minuti di Lettura

Ha capito che rischiava di trascorrere altri dieci anni di reclusione. Ha capito che era finito con le spalle al muro dalle dichiarazioni - coraggiose e determinate - di un gruppo di testimoni disposti a fare fronte comune, a denunciare la violenza subita, a respingere ogni tentativo di condizionamento estorsivo. Ed è crollato. Ha deciso di fare quello che non fece nel lontano 2004, quando uccise Annalisa Durante.

Si è detto pronto a collaborare con la giustizia Salvatore Giuliano, il “rosso” di Forcella, il responsabile della morte di una ragazzina di 14 anni - era il 28 marzo del 2004 -, vicenda per la quale era stato condannato a venti anni di reclusione.

La notizia di un suo possibile pentimento ha preso a circolare dopo l’udienza del Riesame, dove è stata formalizzata la revoca del suo difensore di fiducia. È stato trasferito in isolamento, anche se la decisione di pentirsi da giorni rappresenta un tam tam assordante tra i vicoli che furono regno incontrastato della famiglia Giuliano.

Ma andiamo con ordine, a raccontare una svolta decisiva nel corso delle indagini che puntano a fare chiarezza sulla formazione dell’ultimo clan Giuliano, sulla riorganizzazione di parenti e affiliati di Luigi Giuliano (che si è pentito 21 anni fa). Ma restiamo alla figura di Salvatore Giuliano. Era stato scarcerato un anno fa dopo aver scontato la condanna a 20 anni come responsabile dell’omicidio di Annalisa Durante, mentre provava a difendersi dagli spari di un commando di morte organizzato dal clan Mazzarella. Era uscito di cella con qualche anno di anticipo, grazie alla buona condotta che assicura uno sconto di tre mesi per ogni anno da scontare. Una volta tornato libero, però, Salvatore il rosso (ormai quarantenne) non ha perso tempo. 

E ha provato a riorganizzare il clan a Forcella, nel sogno distorto di riprendere possesso dei traffici criminali dell’antica casbah cittadina, seguendo il modello delle paranze cittadine. Ha reclutato attorno a sè, soggetti giovani e violenti, pronti a tutto. Due mesi fa, il passo falso, con gli arresti in flagrante dopo il tentativo di taglieggiare gli inquilini delle case che un tempo appartenevano alla dynasty criminale, poi confiscate dallo Stato. Ricordate questa vicenda? Salvatore Giuliano si era messo a capo di un gruppo di almeno otto affiliati, convocando gli inquilini da taglieggiare. Indagini lampo della squadra mobile del primo dirigente Alfredo Fabbrocini, sotto il coordinamento del pm anticamorra Celeste Carrano. 

Video

Blitz in fragrante, scattano le manette ai polsi del “rosso” di Forcella, decisiva la testimonianza di una donna, che riesce addirittura a filmare l’incursione dei camorristi nell’edificio in cui erano stati convocati i coinquilini da taglieggiare. In manette, oltre a Salvatore Giuliano, anche il cugino Cristiano Giuliano, Antonio Morra e Giuliano Cedola. Ma sono in tanti a doversi preoccupare se la scelta di Salvatore Giuliano venisse confermata al termine dei 180 giorni riservati a chi collabora con la giustizia. Tremano i nuovi affiliati - giovani e violenti - del clan Giuliano datato 2021. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA