Campania zona arancione, bus e metro presi d'assalto: «Rivedere gli orari delle scuole»

Campania zona arancione, bus e metro presi d'assalto: «Rivedere gli orari delle scuole»
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 21 Aprile 2021, 12:00
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Assalto ai mezzi pubblici: è questo il verdetto dei primi giorni della nuova zona arancione, con le scuole tornate in presenza al 50% e oltre 10mila esercizi commerciali riaperti in città. Folla anche ieri in entrambe le tratte metropolitane cittadine (la Linea 1, gestita da Anm, e la Linea 2 controllata da Ferrovie dello Stato): negli orari di punta, in sostanza, l'assembramento è servito. Anche il trasporto su gomma, che «in altre fasi della pandemia non era stato scelto dagli utenti spiega l'assessore comunale ai Trasporti, Marco Gaudini in questi giorni è più frequentato». Umberto De Gregorio, presidente di Eav, chiede «una differenziazione degli orari non solo per le scuole, ma anche per il resto del tessuto produttivo». In proposito, trapela una trattativa in corso tra Regione e prefettura, da un lato, e gli istituti scolastici dall'altro, con i dirigenti invitati a organizzare un doppio ingresso in aula per gli studenti. 

Sono tanti i nodi da districare, come si vede, per queste riaperture di primavera. Il dato certo, in ogni caso, è che alle 7:32 di ieri un fiume di corpi ha invaso la banchina della metro di piazza Cavour. Centinaia di lavoratori e studenti, senza soluzione di continuità e senza mezzo metro di distanza, si sono accalcati durante la corsa, e poi in entrata e in uscita dal vagone. Lo stesso succede nell'adiacente stazione della Linea 1 e, una volta risaliti in superficie, alla fermata del bus all'incrocio tra Museo, Salvator Rosa, Santa Teresa e via Pessina, che alle 7:55 di ieri era riempita da decine di cittadini in attesa. Sui bus Anm ne ha messi in campo 40 per linee scolastiche speciali si respira ma non troppo. «Napoli come Bombay, e poi chiudono cinema e teatri» denuncia il sindacalista Adolfo Vallini salito a bordo di un pullman pieno di passeggeri.

E il traffico veicolare è paralizzato dalla mattina fino a pomeriggio inoltrato. 

Umberto De Gregorio, presidente di Eav, aveva segnalato l'esigenza di differenziare i turni di lavoro e di scuola già la scorsa estate. Oggi torna a sottolinearla: «Le aziende hanno fatto ciò che era realisticamente fattibile esordisce spingendo al massimo e aumentando il numero delle corse fino al 100% su ferro. Per la gomma, abbiamo inserito 70 bus in più, rivolgendoci anche ai privati. Più di questo è difficile fare. La capienza consentita resta al 50% per tutti i mezzi pubblici, ma se non differenziamo in maniera drastica gli orari, non solo delle scuole, ma anche del tessuto produttivo, la capienza va riportata all'80%, come era l'estate scorsa. Purtroppo non ho sentito parlare dalle istituzioni di differenziazione degli orari, se non in maniera marginale. Nelle condizioni attuali, l'affollamento sui mezzi di trasporto è inevitabile». 

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«Sono in corso attività con la prefettura per ovviare all'emergenza - aggiunge l'assessore Gaudini - la ripresa dell'attività didattica al 50% è coincisa con un riutilizzo degli autobus, che in altre fasi della pandemia erano stati meno usati dagli utenti. Quando si arriverà alla didattica al 100% la situazione peggiorerà, e i lavoratori del trasporto pubblico, purtroppo, non sono stati ancora vaccinati. Su ferro il problema resta: per quando le scuole torneranno a pieno regime, si presenterà la necessità di diluire gli accessi e spalmare gli spostamenti su più fasce orarie. Le scuole stesse potrebbero dare una mano in questo senso, in funzione della capacità strutturale dei singoli istituti, prevedendo inizi delle lezioni scaglionati nel corso della mattinata. Alcuni già lo fanno. Stiamo provando ad accelerare il più possibile per l'entrata in funzione dei nuovi treni della linea 1».

«Sui mezzi di superficie e sulle funicolari non registriamo criticità eccessive conclude Anm Per quanto riguarda la metro, la linea 1 conta 7 treni, e l'ingresso in esercizio dei nuovi treni dipende anche dal Ministero e dal costruttore, che deve espletare delle operazioni».

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