Arrivava tutte le mattine da Napoli l’autista deceduto stamattina, il 30enne Emanuele Melillo. La mattina arrivava in aliscafo, faceva servizio e la sera rientrava sulla terraferma.
In passato, raccontano sul posto, Emanuele aveva anche lavorato come conducente delle ambulanze del 118.
Soprattutto in inverno per Emanuele c’era il tempo di un caffè nella piazza del porto di Marina Grande dove si intratteneva spesso al bar con i negozianti del posto. «Un ragazzo tranquillo, simpatico - spiegano in piazza - è impossibile abbia fatto qualche manovra avventata. Solo un malore può averlo condizionato».
Diversi i testimoni oculari della caduta del minibus. «L’autobus - spiega un conducente dei taxi - è rotolato giù come un giocattolo.
Questa mattina Melillo non ha avuto il tempo di fermarsi al bar. È arrivato a Capri con il traghetto intorno alle 8 e poi ha preso subito servizio. Alle 11,30 - già dopo alcune - corse effettuare per trasportare i turisti - lo schianto fatale.